Roma. C’è un nuovo sorvegliato speciale nella città di Roma, un altro luogo su cui si accendono i fari dei controlli, più del solito: è il Parco Schuster, che si trova proprio di fronte alla alla basilica San Paolo. Dall’inizio dell’anno, infatti, la sua reputazione non è delle migliori a causa di una baby gang che imperversa senza remore: sarebbero almeno 5 i casi di aggressione come riporta anche il Messaggero. Rapine violente, a suon di calci, cazzotti, spintoni e schiaffi, nei confronti dei loro coetanei: cercano soprattutto cellulari, giubbotti e Ipod.
Baby gang in azione al Parco Schuster: aumentano i controlli
In alcuni casi, vengono rubate anche le scarpe. In questo caso la vittima è stato un ragazzo di 16 anni, a cui un gruppetto ha teso un vero e proprio agguato. Erano incappucciati, e hanno sferrato il loro attacco in pieno giorno, nel primissimo pomeriggio, senza troppe esitazioni. La vittima è rientrata scalza a casa, in lacrime e con il volto pieno di lividi per l’aggressione. Come ha raccontato: ”Me li sono trovati davanti all’improvviso, in due mi tenevano fermo, gli altri hanno cominciato a spintonarmi. Uno mi ha gonfiato il viso a forza di schiaffoni, sferrati con tutta la forza che aveva. Mi hanno tolto il Moncler, strappato via l’I-phone e sfilato le sneakers dai piedi”. Il bottino ricercato dalle baby gang, insomma, sono gli oggetti e gli accessori firmati, sottratti ai figli dei professionisti della Roma bene.
L’identikit del gruppo: oltre 40 ragazzi
Ma, come dicevamo, non è stato purtroppo l’unico caso segnalato. Per questo il parco di Roma sud è finito così nella mappa dei luoghi a rischio che è stata discussa di recente anche in Prefettura. Proprio qui, così come in altri luoghi, la soglia di attenzione dei controlli si alza, per stare al passo con l’incremento dei reati. L’identikit del gruppo che ha come territorio il Parco, sembra simile a quello della maxi-banda della Metro B, con base alla fermata di Colosseo. Un gruppo che sembra ispirarsi a quelle delle banlieu francesi e vagamente anche ai gruppi delle confraternite nigeriane. Si stima che possano essere in totale una quarantina di ragazzi, tra i 16 e i 20 anni, che si danno appuntamento per iniziare le loro scorribande. Poi, dopo il briefing, si dividono in batterie e per zone. Ma non sono gli unici, perché alle volte si assiste a veri e propri scontri tra bande, come le gang latine o romene.