Li narcotizzavano così potevano mettere a segno i loro colpi: indifesi, senza possibilità di reagire, gli anziani cadevano nella loro trappola. In quel sistema ben collaudato. Ora, però, dopo una lunga indagine i Carabinieri della Compagnia di Roma Trastevere, su delega della Procura della Repubblica di Roma, hanno eseguito un’ordinanza, emessa dal Gip del Tribunale di Roma. E hanno fermato le due ladre, le due malviventi che sono gravemente indiziate di aver compiuto ben 11 rapine aggravate e un furto in abitazione a Roma, tra settembre 2022 e marzo 2023. Loro puntavano le proprie vittime, sempre anziani tra gli 80 e i 90 anni, giocavano sulla fiducia, li raggiravano, li narcotizzavano. E li derubavano, senza scrupoli.
Anziani narcotizzati e derubati a Roma
L’indagine, che è stata portata avanti dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trastevere e coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, è stata avviata dopo una rapina avvenuta il 9 settembre del 2022 nei confronti di un 90enne, in zona Bravetta. In quel caso una delle due donne aveva avvicinato l’anziano con una scusa: lo aveva accerchiato in strada, lo aveva convinto a rientrare a casa con lei. Poi, una volta nell’appartamento, lo avrebbe narcotizzato con una bevanda che conteneva forse stupefacente o altro narcotico. Approfittando dello stato confusionario del 90enne, aveva messo a segno il suo colpo: gli aveva portato via il bancomat, i soldi in contante e il telefono cellulare, per evitare che potesse chiamare i soccorsi. Lui non doveva e non poteva chiedere aiuto.
L’anziano narcotizzato nel letto per due giorni
L’anziano, che era stato narcotizzato, era rimasto a letto, assopito, per circa due giorni. E i familiari preoccupati perché non riuscivano a contattarlo avevano lanciato l’allarme. Ed è lì, in quel momento, che si erano resi conto che il 90enne era stato raggirato e truffato. All’interno dell’abitazione, infatti, era stato trovato l’uomo, che non era in grado di parlare, di raccontare cosa gli fosse successo. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trastevere e della Stazione Carabinieri di Roma Bravetta, però, avevano cercato di ricostruire il puzzle: avevano trovato una ricetta medica e lo scontrino di una farmacia della zona dove l’anziano era stato in precedenza. Passando al setaccio le immagini delle telecamere della farmacia e di altri esercizi commerciali del quartiere i Carabinieri erano riusciti a ricostruire la fase di adescamento della vittima e a individuare il veicolo. Quello che le due ladre usavano per fuggire.
Tutte le altre rapine
La successiva fase di indagine, consistita in attività tecniche, analisi del traffico telefonico e telematico, analisi dei sistemi di video sorveglianza degli istituti di credito e attività di osservazione e pedinamento, ha consentito di raccogliere gravi elementi indiziari a carico delle due donne. Loro avrebbero messo a segno altri 10 casi di rapina e un furto in abitazione. E sempre con lo stesso modus operandi: avvicinare le vittime, narcotizzarle, svuotare gli appartamenti. Le due donne adescavano la vittima di turno, la seguivano anche per settimane: la riempivano di regali, cercavano la sua fiducia, poi in qualche modo riuscivano a entrare in casa. Ed è lì che agivano: narcotizzavano l’anziano, poi facevano sparire ogni traccia e toglievano via i contenitori dove veniva sciolto il narcotico. Di loro nessuno doveva sapere nulla.
Il ‘bottino’ di circa 160 mila euro
In questo modo le due ladre sono riuscite a portare via alle vittime, complessivamente, circa 160 mila euro. Tra soldi e gioielli. E non si sono fermate davanti a nulla: a un’anziana hanno rubato anche la fede nuziale del marito defunto. Che, fortunatamente, i Carabinieri sono riusciti a recuperare: oltre al valore economico lì si nascondeva un valore affettivo enorme. Ma loro non hanno mai avuto scrupoli.