Proseguono le indagini della Polizia in merito agli scontri avvenuti lo scorso 8 gennaio sull’autostrada A1 tra ultras di Roma e Napoli “incrociatosi” nell’area di servizio di Badia Al Pino (Arezzo) mentre si stavano dirigendo a nord per le trasferte delle rispettive squadre. Quel giorno, lo ricordiamo, i violenti tafferugli e la violenze tra questi pseudo-tifosi avevano coinvolto la stessa Autostrada mettendo in pericolo gli automobilisti in transito e causando code che superarono i 9km.
Nel mirino della Digos 33 soggetti tra ultras della Roma e del Napoli
Ebbene, nel corso della mattinata odierna, la Polizia di Stato di Roma, Napoli ed Arezzo, sta eseguendo il Decreto di perquisizione personale e locale nei confronti di 33 soggetti, tutti appartenenti al contesto ultras delle tifoserie di Roma e Napoli e di un soggetto aderente agli ambienti ultras aretini, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo nell’ambito del procedimento penale che riguarda gli scontri avvenuti tra le tifoserie opposte. Tale provvedimento costituisce l’epilogo di alcune evidenze investigative emerse nell’ambito dell’attività di indagine condotta dai poliziotti della Digos con l’ausilio della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e coordinata dalla Procura della Repubblica di Arezzo e ha la finalità di acquisire ulteriori elementi di prova per definire le condotte di responsabilità dei soggetti coinvolti negli eventi.
Gli scontri tra ‘tifosi’ sull’A1 dell’8 gennaio 2023
Il duro scontro, avvenuto anche mediante l’utilizzo di oggetti contundenti, coinvolse le frange ultras delle tifoserie di Napoli e Roma. Entrambe si trovavano in transito in quel tratto autostradale dirette rispettivamente la prima a Genova (per disputare la partita di calcio Sampdoria – Napoli) e l’altra a Milano (ove era in programma il match Milan Roma). Per diversi minuti gli elementi di opposte fazioni si erano fronteggiati su più aree del tratto autostradale adiacente all’area di servizio, impegnando direttamente la corsia di transito in direzione Nord, di fatto determinando l’interruzione del traffico veicolare che protratto nel tempo aveva causato una coda di veicoli fermi lunga circa 9 km. Il continuo lancio di oggetti reciproco, l’accensione di torce e l’esplosione di petardi aveva interessato anche la carreggiata opposta, in direzione sud, creando serie condizioni di pericolo per i mezzi in transito. Sul posto la presenza di personale di Polizia, giunto sul luogo degli eventi quasi contestualmente ai gruppi ultras, aveva scongiurato il peggio evitando che gli scontri interessassero gli utenti in sosta nei locali di ristorazione dell’area di servizio.
Le indagini, perquisizioni per 20 ultras della Roma
La successiva attività di approfondimento investigativo si è concentrata sull’analisi delle immagini realizzate nell’occasione da alcuni utenti della strada, nonché da quelle registrate dal sistema di videosorveglianza presente nell’area di servizio. L’esito di tale attività assieme ad altre evidenze investigative ha consentito di delineare alcune posizioni di responsabilità riferibili a 20 aderenti ai sodalizi ultras della Roma, 12 a quelli della tifoseria oltranzista napoletana e uno a gruppi ultras dell’Arezzo, soggetti nei cui confronti si è proceduto con le perquisizioni. Per nove tifosi inoltre nei giorni scorsi era arrivato anche il Daspo.
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