Roma. I furti nella Capitale sono in continuo aumento, e i cittadini lo sanno bene. Inoltre, e le cose sono certamente correlate, mancano anche i pezzi di ricambio sul territorio. Così, non solo c’è la perdita economica, ma anche quella di tempo, nel senso che i tempi perché il meccanico di fiducia ritrovi un componente sono lunghissimi.
Aumentano i furti di auto e componenti a Roma: l’allarme
I pezzi di ricambio per le auto mancano su tutta Roma, e non solo. Il fenomeno è dovuto, in parte, anche al conflitto e alla guerra, che ingenera fisiologicamente un dispendio di materiali. E poiché sono molto richiesti dal mercato, ecco che a Roma aumentano i furti, che schizzano alle stelle. Non furti di auto, che comunque non mancano, ma soprattutto dei pezzi di ricambio che poi vengono rivenduti sulla piazza. I più gettonati sono certamente i catalizzatori, le marmitte, ruote, volanti, airbag, cruscotti, ma anche le preziosissime batterie al litio, quelle impiegate dalle auto elettriche per intenderci. L’allarme arriva anche direttamente da Federcarrozzieri e Codacons: del resto, a partire dai primi mesi del 2023 si è assistito ad un aumento sensibile di almeno il 30% delle richieste di aiuto di persone che si trovano, dalla mattina alla sera, senza un pezzo della loro auto.
Componenti introvabili sul territorio e target dei furti
Ma non è tutto, perché anche riparare l’auto comporta dei rischi: ”Ogni due professionisti regolari ce n’è almeno uno che fa questo mestiere in modo irregolare – dice – Questo significa che spesso si presenta puntando sulla leva del prezzo, può avere ricambi di dubbia provenienza e non mette a posto a dovere il veicolo. Ciò si traduce in mezzi molto più insicuri, anche perché oggi le auto impongono una sempre maggiore professionalità a causa della qualità e quantità degli apparati digitali presenti” dichiara apertamente Davide Galli, il presidente dell’associazione di categoria, facendo notare soprattutto come a Roma i sia moltissimo sommerso.
Videocamere, paraurti, fari, cerchi in lega, marmitte catalitiche
Ritornando, invece, ai ghiotti bottini dei furti, stando all’Aiped, l’Associazione italiana periti estimatori danni, oltre ale batterie per auto elettriche, ci sarebbero almeno cinque pezzi top che sono tra i più rubati nelle auto della Capitale: le videocamere, i paraurti, i fari, i cerchi in lega, le marmitte catalitiche. ”Roma invece, dopo Milano, è la seconda grande città d’Italia per furti di batterie al litio – commenta Luigi Mercurio, presidente di Aiped – Ci sono batterie che arrivano a costare anche 10 mila euro. E spesso, quando l’automobilista non ha un’assicurazione specifica per furto e incendio, neanche denuncia il reato. Quindi, è anche molto difficile riuscire a capire quante sono esattamente. Di sicuro l’aumento che c’è stato può arrivare al 30%”.
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