Cartelle pazze ad Aprilia. A segnalarlo il Coordinatore di Per Noi con Salvini Aprilia Emanuele Campilongo attraverso una nota stampa.
2Stanno arrivando a migliaia di cittadini apriliani delle lettere, non certo di Auguri per le Sante Feste, da parte dell’Amministrazione di Aprilia – afferma Campilongo – Tali missive si riferiscono ad un presunto accertamento Tarsu anno 2010 il quale, secondo le segnalazioni pervenuteci, è stato inviato nella stragrande maggioranza a persone che hanno regolarmente pagato. Ora, l’evidente mancanza di organizzazione, professionalità e sensibilità nei confronti dei cittadini che si vedono recapitare raccomandate in perfetto stile Equitalia, sotto il periodo natalizio, ci pone il ragionevole dubbio sul fatto che i nostri dati vengono mal custoditi e ancor peggio utilizzati anche da aziende private. Questo in pratica vuol dire giocare su servizi particolarmente delicati e in un periodo di feroce crisi economica, nella speranza che il cittadino abbia smarrito le evidenze di pagamento (traslochi, distruzioni, furti o decessi) e sia costretto a pagare nuovamente”.
“L’Amministrazione Terra – prosegue Campilongo – non perde occasione per mostrare il suo vero volto feroce e predatorio nei confronti dei cittadini, soprattutto di quelli più anziani e deboli, poiché non basta pagare ma secondo i moderni canoni con cui si sta s-governando questa città, bisogna temere di non incappare nell’occhiuto stato di polizia tributaria che è diventato il Comune di Aprilia. Tasse aumentate e non di poco come nel caso dell’Imu, mentre si riducono drasticamente i servizi e la qualità della vita dei cittadini che ormai vivono con il terrore della visita del postino. Disorganizzazione, scarso rispetto dei cittadini e pressappochismo sia politico che amministrativo, sono le prerogative di questa maggioranza attenta solo a trovare il modo di vessare sempre di più chi paga mentre non aggredisce gli evasori. Questa maggioranza agisce come una spietata azienda di recupero crediti, rimanendo sorda e insensibile alle richieste di aiuto di larghissimi strati della popolazione apriliana, che lotta ogni giorno con emergenze che incidono profondamente sulla qualità della vita delle persone. E loro, giocano e si ammantano di chissà quali vittorie o progetti mentre la gente si ammala, si deprime e purtroppo a volte si suicida per disperazione. Un tempo il Comune era la casa dove chi aveva bisogno si recava per avere comprensione e assistenza, pensando di ricevere umanità quando non aiuto concreto”.
“Ora, grazie a una maggioranza che ha tradito i suoi migliori propositi e le migliaia di parole spese in campagna elettorale – conclude Campilongo – la casa comunale dai cittadini è vista come quella di un signore medievale che chiede le gabelle ma non offre nulla in cambio. C’è urgenza di un cambio di rotta drastico e di tornare velocemente a dare la parola ai cittadini”.
Ma ecco la risposta del Comune: “Si tratta di atti dovuti in forza di legge, che traggono origine dalla mancata riconciliazione dei versamenti per l’anno 2010, i quali risultano in tutto o in parte mancanti sulla base dai dati forniti a suo tempo dall’ex concessionario della riscossione dei tributi Aser-Tributi Italia.
Gli avvisi inviati negli ultimi giorni sono poco più di mille, rispetto agli oltre ventimila contribuenti che figurano nella banca dati dell’ente.
Il cittadino contribuente, qualora abbia già versato quanto richiesto nell’Avviso di accertamento, può presentare la documentazione attestante l’avvenuto pagamento entro il prossimo 30 luglio 2016, sia per messo di posta elettronica all’indirizzo indicato nell’Avviso, sia presentando copia cartacea presso l’Ufficio Protocollo del Comune, e a seguito di ciò sarà poi ricontattato dallo stesso Ufficio Tributi”.