Roma. Il centro interculturale Celio Azzurro rischia di chiudere. Luogo di incontro per i bambini e le loro famiglie, il centro ha fatto della condivisione, dell’accoglienza e dell’incontro tra le diverse culture la sua cifra distintiva. Oggi però l’esistenza di questa preziosa realtà – che con il tempo è diventata un punto di riferimento – rischia di chiudere a causa della crisi economica. Come spesso accade in questi casi e per evitare il rischio del triste epilogo pocanzi menzionato che rappresenterebbe, tra l’altro, anche la fine del duro lavoro che il personale della cooperativa ha svolto per numerose famiglie in questi anni, è subito partita una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe.
Celio Azzurro a rischio chiusura
Celio Azzurro è un centro interculturale nato a Roma nel 199 che accoglie bambini dai 3 ai 6 anni di età. Con il passare del tempo, il centro è diventato un punto di riferimento non solo per i bambini ma anche per le loro famiglie che vi hanno trovato ascolto e sostegno. Ora però questa realtà, complice la crisi economica, si trova in una situazione difficile e rischia di dover chiudere. Come spesso accade in questi casi, la macchina della solidarietà si è subito messa in moto. Aperta sulla piattaforma GoFundMe una raccolta fondi per risollevare le sorti del centro interculturale Celio Azzurro. Ad oggi, la raccolta fondi è arrivata a 3.500 euro. Chiunque volesse dare una mano può farlo cliccando QUI.
La raccolta fondi su GoFundMe
“La nostra piccola cooperativa, che da sempre lavora sull’integrazione e l’inclusione sociale e che, per quanto possibile, offre un servizio completamente gratuito alle famiglie più fragili, rischia ogni giorno di chiudere. Oggi più che mai”. “Siamo gli educatori di Celio Azzurro – si legge sulla piattaforma GoFundMe – un centro interculturale nato nel 1990 a Roma che accoglie bambini dai tre ai sei anni.
E non solo. Perché a Celio Azzurro trovano ascolto e sostegno anche le famiglie, spesso in situazioni di disagio sociale e con difficili storie di immigrazione alle spalle”. “Più di 1200 bambine e bambini, provenienti da più di settanta paesi – scrivono gli organizzatori della campagna – sono passati da questa collinetta nel cuore di Roma condividendo le proprie culture attraverso il gioco, il racconto, il cibo”.
“Dopo anni di resistenza – spiegano – stavolta abbiamo davvero paura di non farcela. Privato di ogni forma di sostegno pubblico, la sopravvivenza di Celio Azzurro, è legata al filo sottile della solidarietà umana. Abbiamo bisogno di aiuto e lo chiediamo a chiunque, come noi, creda nel valore dell’intercultura e dell’inclusività, in una pedagogia che crea persone libere da pregiudizi e aperte all’altro”. “Ogni donazione – concludono – ci permetterà di continuare ad accogliere, educare, ascoltare, rispettare le bambine e i bambini che saranno la società di domani”.
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