Essere donne a Roma non è facile, e di fatto molte si sentono insicure a girare in città, soprattutto di notte. Le statistiche raccolte dall’Associazione Donnexstrada sono abbastanza eloquenti al riguardo: il 96% delle donne non si sente tranquilla a girare per strada di notte, e quando il sole se ne va, 8 su dieci non si sentono sicure neppure quando si trovano in compagnia.
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Roma non è una città sicura per le donne
Di giorno, certo, le percentuali sembrano cambiare sensibilmente, ma permane un profondo senso di insicurezza, che non le abbandona mai: le statistiche ricavate dicono che il 20% non si sente sicura in compagnia e il 56% ha paura a girare da sola anche con il sole alto. Dallo studio condotto dall’associazione, e dal lavoro di ricerca sociale e di genere, emerge chiaramente come le donne romane vivano la città con apprensione, senza spensieratezza, e il tutto dipende anche dalle zone che si attraversano.
I quartieri più pericolosi della città
Le aree percepite come maggiormente a rischio, per loro, sono San Basilio, le periferie delle Torri – Tor Bella Monaca, Torre Angela e Torre Maura – ma anche zone abbastanza centrali, quali ad esempio quelle di Tiburtino e Ostiense. Il record, però, per tutte le donne coinvolte dal sondaggio è rappresentato dalla Stazione Termini, è quella che incute il maggiore timore. Più tranquille, invece, coloro che passeggiano e girano per i quartieri Della Vittoria, Giuliano Dalmata, Parioli, Pinciano e Appio Claudio, questi sono quelli che vengono definiti i più sicuri, a livello di percezione.
Le ”terre di nessuno”
Ovviamente, poi, la cronaca che riguarda reati predatori come scippi e rapine non fanno che aumentare tale percezione. E certamente non mancano le donne che portano con sé nella borsa, o nello zaino, lo spray al peperoncino. Ci sono donne che hanno paura di parcheggiare la sera se non sotto casa, e c’è chi ha paura delle zone che di notte cambiano completamente volto, come ad esempio Casal Bertone e Pigneto. E poi ci sono anche le vie di passaggio, come, per fare un esempio, Via Ettore Fieramosca, zona di furti ai catalizzatori, scarsamente illuminata e con un marciapiede a dir poco fatiscente.