Una strada “maledetta” dove gli incidenti sono all’ordine del giorno. E alcuni anche dalle tragiche conseguenze. Come per Rocco Raso, 62 anni, morto a novembre nel drammatico sinistro in Via delle Pinete cui era rimasto coinvolto insieme al figlio; o come le due giovani amiche Aurora Pederzani e Desiree Pasquali, decedute appena dieci giorni più tardi in un tratto di quella stessa strada (ma nel Comune di Anzio, ndr) qualche decina di metri più avanti. O ancora come la giovane ragazza di appena 15 anni travolta da un’auto mentre aspettava, come ogni mattina, l’autobus per andare a scuola a febbraio nuovamente davanti a Colle Romito, ad Ardea, sempre in Via delle Pinete. Ma cosa succede in questo tratto della litoranea? Perché si verificano così tanti incidenti? E soprattutto perché gli Enti preposti non sono riusciti ancora a mettere in sicurezza questa strada?
Il nostro sopralluogo sulla litoranea ad Ardea davanti a Colle Romito
Per cercare di dare una risposta a tutte queste domande abbiamo deciso di incontrare alcuni residenti che da anni chiedono la messa in sicurezza di questo tratto di litoranea, situato al confine tra i Comuni di Ardea ed Anzio. Via delle Pinete è di competenza della Città Metropolitana ma al Comune, tanto sotto la Rocca quanto nella città Neroniana, si chiede di garantire la pubblica incolumità. Questo però da tempo non avviene. A testimoniarlo c’è il vero e proprio bollettino di guerra registrato in particolare ad Ardea: un’area che un tempo poteva essere considerata “periferia” ma che oggi è uno dei quartieri più popolosi sotto la Rocca (circa 2.000 presenze fisse che triplicano e anche di più in estate). Incontriamo allora Monica Fasoli, ex candidata alle ultime Comunali e oggi tra le fila del Movimento R.E.A. (Rivoluzione Ecologista e Animalista), che qui gestisce un Bar nel Centro Commerciale parallelo alla litoranea.
La cronaca e gli incidenti ad Ardea negli ultimi mesi
Con lei ripercorriamo i luoghi degli ultimi tragici avvenimenti racchiusi, paradossalmente, nello spazio di pochi mesi ma che fanno seguito ai tanti altri sinistri avvenuti in zona nel tempo. Il 20 novembre a perdere la vita è stato Rocco Raso: lo schianto tra due auto è avvenuto nel tratto in cui la litoranea prende il nome di via delle Pinete per l’appunto. L’urto è violentissimo, in quattro restano feriti, tra cui il 62enne che morirà purtroppo in Ospedale. In quell’episodio, va detto, il conducente dell’altra macchina risulterà poi positivo all’alcol test e per questo arrestato. La vittima, residente a Colle Romito, si trovava sul lato passeggero insieme al figlio. Monica ha assistito a quel tremendo incidente dal suo Bar: “L’auto su cui viaggiava la vittima era guidata dal figlio. Proveniva dalla direzione Ostia e ha messo la freccia per svoltare a sinistra ed entrare nel Consorzio di Colle Romito. Ma è arrivata un’altra vettura a tutta velocità, proveniente dalla direzione Anzio, che l’ha presa in pieno, colpendola nella parte laterale destra, soprattutto davanti. Lì c’era seduto il padre”. Non molto distante da qui, nemmeno dieci giorni dopo, altre due vittime, Aurora e Desirée. Lo schianto è avvenuto in piena notte: la ragazza alla guida dell’auto ha perso il controllo della vettura, poi ha terminato quella corsa contro un albero. Un impatto fatale che non ha lasciato scampo alle due giovani di 21 e 22 anni.
L’investimento della giovane studentessa
Come se non bastasse a metà febbraio si è verificato l’ennesimo grave incidente. Una giovane studentessa di soli 15 anni si stava recando alla fermata per prendere il bus che l’avrebbe portata a scuola come ogni mattina; la sveglia prestissimo, perché per raggiungere la scuola da casa sua, a Colle Romito, è un viaggio interminabile, tra mezzi che non passano, collegamenti che non ci sono e traffico in generale. Ma la fermata sul lungomare, in Via delle Pinete, proprio davanti al centro commerciale, in un punto fino a pochi giorni fa al buio e seminascosto, segnalato più volte come pericoloso, non è riuscita a raggiungerla. Un’auto l’ha infatti presa in pieno, ferendola gravemente. La 15enne è stata quindi portata al Bambino Gesù di Roma dove è giunta in codice rosso con l’eliambulanza.
Tornata l’illuminazione, anzi no: luci di nuovo spente
Una delle richieste principali da parte dei cittadini era pertanto il ripristino dell’illuminazione. Senza lampioni in strada regnava il buio più totale eccezion fatta per le insegne delle attività commerciali. Ma i lampioni ci sono: tuttavia, incredibilmente, erano fuori uso da mesi. Coincidenza ha voluto che proprio il giorno stesso del nostro sopralluogo (il 27, febbraio, ndr) per la prima volta, e a seguito come detto delle numerose segnalazioni inoltrate da residenti e commercianti, l’illuminazione è stata ripristinata. “Grazie ai nostri solleciti, alle PEC, alle proteste, alla fine siamo riusciti ad ottenere il ripristino dei lampioni che ora funzionano di nuovo. Ne approfitto per ringraziare la Consigliera Neocliti che si era interessata del problema”, ci spiega Monica Fasoli.
Il nuovo “blackout”
Nelle ultime ore siamo stati nuovamente informati che in realtà l’illuminazione al momento è di nuovo fuori uso. Praticamente, sembra uno scherzo ma non lo è, le luci hanno funzionato soltanto quel giorno. E adesso la strada è di nuovo nel buio più totale.
La sicurezza: “Sistemare e implementare la segnaletica”
Ad ogni modo l’illuminazione, a prescindere, da sola non è sufficiente. Basta dare un’occhiata infatti alla strada e ci si accorge infatti che, anche con i lampioni accesi, la visibilità è tutt’altro che ottimale (figuriamoci prima e di nuovo adesso). Innanzitutto andrebbe rimesso in funzione il segnale luminoso – oggi spento – di attraversamento pedonale; dopodiché servirebbero interventi per ridurre l’andamento della velocità delle auto che continua ad essere troppo sostenuta ed è una delle principali cause degli incidenti. “Servono dei dissuasori di velocità in corrispondenza del centro commerciale, ovviamente ben segnalati”, prosegue a tal proposito Monica Fasoli. “In questo modo si ridurrebbe l’andatura dei mezzi che oggi, specie di notte, è totalmente fuori controllo”. Un’altra soluzione, aggiungiamo noi, potrebbe essere quella di ricorrere ad una “Zona 30” sulla falsa riga di quanto realizzato a Pomezia davanti ad alcune scuole, per il solo tratto che passa davanti al Consorzio di Colle Romito.
Segnaletica insufficiente e poco visibili e alta velocità tra le cause dei continui incidenti
“Viabilità da rivedere” a Colle Romito
Ma il tema degli incidenti, ci spiega ancora Monica Fasoli, non riguarda soltanto la visibilità e la segnaletica. Anche la viabilità in zona presenterebbe delle criticità responsabili a sua volta, secondo la commerciante, di molti sinistri stradali. Monica ci mostra i punti, sempre gli stessi, in cui si verificano gli incidenti. “Ho sollevato più volte il problema della viabilità sulla via Litoranea. Voglio precisare che la questione non riguarda soltanto l’alta velocità ma anche la viabilità di sensi unici che da sempre noi commercianti segnaliamo non idonei per il traffico all’interno del centro”. Spiega la Fasoli: “La viabilità deve essere aperta da entrambi i lati come era un tempo e non come è adesso con questo cervellotico sistema di viabilità peraltro mal segnalato. Canalizzando infatti il traffico dall’ingresso lato A (lato comprensorio) all’uscita del lato B (Viale Vega), è stata congestionata un’uscita che spesso è protagonista di incidenti. A questo proposito ho mandato PEC ai vigili, sia personalmente, sia attraverso il condominio del centro commerciale, soprattutto perché in uscita è stato posto un new Jersey che crea ancor più disagio per chi deve andare in direzione Anzio, ma a nulla è servito. Sono anni che andiamo a discutere questo problema con il Comandante di turno. Nonostante si sia messo in evidenza che la segnaletica cambiata non abbia mai avuto una giusta pubblicità, non sia stata fatta, a nostro avviso, con giusti criteri, e abbia causato numerosi incidenti, mai nessuna Amministrazione si è presa la responsabilità di intervenire. Quanti incidenti ancora dobbiamo vedere prima che qualcuno si metta una mano nella coscienza?”.
I problemi in questa zona di Ardea
In effetti, aspettando un po’ in strada, appare evidente che in uscita dal Consorzio qualche problema c’è: spesso infatti le auto si trovano a svoltare una di fianco all’altra ai lati della barriera per andare nella stessa direzione; anche perché la segnaletica a terra ormai non c’è più e capire le prescrizioni è complicato. Inoltre chi esce dal centro commerciale e deve rientrare nel Consorzio è costretto a fare tutto il giro non potendo entrare dal secondo accesso. “E d’estate c’è il caos più totale, con lunghe file bloccate in uscita dal Consorzio, nel centro commerciale e sulla carreggiata stessa”, precisa Monica Fasoli. Non solo. Per chi proviene da Anzio e non conosce magari la strada è difficile capire che la svolta a destra non è consentita: la visibilità dell’incrocio è ridotta dalle abitazioni e nei pressi c’è un solo cartello di obbligo a proseguire dritto mentre il tabellone che dovrebbe spiegare il sistema di sensi unici in quel tratto di strada oltre che ad essere girato è completamente sbiadito.
La messa in sicurezza delle fermate del bus e degli attraversamenti pedonali
A chiudere la questione c’è la richiesta di messa in sicurezza delle pensiline per aspettare l’autobus, le stessa dove è stata investita la giovane studentessa a febbraio. Lato centro commerciale i pedoni, malgrado la presenza del marciapiede, sostano comunque troppo a ridosso della carreggiata con il rischio di essere investiti; va ancora peggio dal lato opposto dove il marciapiede – verso Ardea – non è neppure presente e non c’è nemmeno lo spazio di sosta per il bus. Stando così le cose la necessità di realizzare dei dissuasori di velocità e di sistemare la segnaletica, potenziandola, appare ancor più evidente considerando la sosta delle persone praticamente in mezzo alla strada. Per quanto riguarda un altro attraversamento pedonale, quello dirimpetto all’unico ingresso consentito ad oggi per il Consorzio, le strisce terminano in mezzo alla vegetazione: proprio qui, tempo fa, un altro pedone, un’anziana signora, era stata investita da un’auto.
Risponde il Comune di Ardea
Su questa delicata situazione abbiamo interpellato il Sindaco Cremonini che fa sapere quanto segue: “Via delle Pinete è una arteria strategica del territorio, che nei mesi scorsi ha visto anche degli interventi di riqualificazione del manto stradale. Gli incidenti che si verificano in quella zona sono dovuti essenzialmente all’alta velocità: appena avremo le necessarie disponibilità finanziarie attueremo delle misure di prevenzione e sicurezza. In tal senso, stiamo studiando eventuali provvedimenti da adottare, anche riguardo ai sensi unici”.