Ardea non è un paese per disabili. Su questa triste conclusione vuole far riflettere la lettera inviata dal rappresentante locale dell’Associazione CABA ONLUS (Controllo Abbattimento Barriere Architettoniche) Fabrizio Felici al sindaco Luca Di Fiori.
“La nostra associazione, come è facilmente intuibile dal nome – scrive Felici al Primo Cittadino – si batte affinché venga eliminata qualsiasi forma di barriera architettonica e soprattutto per sensibilizzare le persone ma principalmente le istituzioni, di come alcuni ostacoli, se pur minimi, possano risultare insormontabili per persone, che per colpe non loro, sono costrette a vivere condizioni di difficoltà, come ad esempio chi per muoversi deve utilizzare una carrozzina.
Fortunatamente sono stati fatti molti passi in avanti nel tempo e ad oggi la legislazione tutela questi aspetti, specialmente in materia di normative urbanistiche”.
“Nonostante siano in vigore leggi specifiche – prosegue Felici – il lavoro da fare è ancora molto e purtroppo negli ultimi anni, anche le istituzioni sembrerebbe che siano tornate ad essere indifferenti verso questa tematica. Le leggi attuali prevedono che per poter concedere nuove licenze edilizie i progetti debbano presentare tutti quegli accorgimenti tecnici finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche e soprattutto negli uffici pubblici deve essere garantito l’ accesso a tutti i cittadini, purtroppo però non tutti gli uffici pubblici sono attrezzati per rispettare tali norme. L’aspetto paradossale è che proprio le istituzioni che vigilano sul rispetto delle normative in materia edilizia non siano rispettose delle norme”.
“Nello specifico – spiega Felici al sindaco – mi riferisco al fatto che in molti uffici comunali di Ardea non siano presenti rampe o macchinari che ne consentano l’ accesso da parte delle persone costrette su una carrozzina. In particolar modo vorrei porre l’attenzione proprio verso l’ edificio sede del suo ufficio: come ho potuto constatare personalmente non è presente nessun elemento di facilitazione all’accesso all’edificio dove tra l’altro è situato l’ufficio protocollo del Comune. Faccio appello alla sua sensibilità di cittadino sui problemi sociali, prima ancora che al suo ruolo di Sindaco, affinché si adoperi a mettere in atto un piano di adeguamento alle norme in materia di abbattimento delle barriere architettoniche, così come è previsto dalla legge. Spero che questo mio appello sia preso in considerazione e che si inizi a dare il segnale che questa amministrazione non è indifferente ai problemi dei propri cittadini. Mi auguro che in tempi brevi si possa intraprendere questo percorso a partire proprio dalla sede del Comune di Ardea”.
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Ardea, appello per abbattere le barriere architettoniche
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