Denisa non è Denise Pipitone. La conferma arriva direttamente dalla comparazione del Dna che i carabinieri avevano prelevato da un campione di saliva dalla 20enne di origini bosniache nei giorni scorsi. In realtà, oltre a molte similitudini tra le due, a partire dal nome stesso, c’era comunque qualche elemento che non quadrava, come ad esempio i riferimenti anagrafici: la giovane ragazza rom, di origini bosniache, infatti, sarebbe nata nel 2002, ovvero due anni dopo la bambina siciliana.
Denise Pipitone, chi è Denisa la ragazza rom che vive a Roma: le è stato prelevato il Dna
L’esito negativo del test del Dna: Denisa Beganovic non è Denise Pipitone
Ad ogni modo, per togliere ogni ombra di dubbio, e chiudere almeno la pista rom, le indagini avevano disposto la comparazione del Dna per non escludere nulla. Ma ora, arriva la risposta: la comparazione del dna della ragazza bosniaca con quello di Denise Pipitone, la bambina scomparsa nel 2004 a Mazara del Vallo, ha avuto un risultato negativo. Gli accertamenti genetici per vederci chiaro, erano stati disposti dal procuratore di Marsala Fernando Asaro e dal pm Roberto Piscitello. La giovane ragazza bosniaca, dunque, non è la figlia di Piera Maggio. Denisa Beganovic, 20enne, domiciliata nella periferia di Roma, di origini Bosniache, che ha trascorso la sua infanzia con la nonna proprio in Bosnia per poi trasferirsi per due volte in Italia, non è la piccola Denise, scomparsa dal quel lontano 2004 e di cui ancora non si hanno tracce.
Chi è ragazza bosniaca
A quanto ci risulta, la giovane 20enne che si era sottoposta al test del Dna per la comparazione con quello della madre della bimba siciliana, risulterebbe nata il 29 settembre 2002, data stessa che non coincide con i riferimenti anagrafici sulla nascita di Denise Pipitone, la quale è nata invece nel 2000. Dell’accertamento in corso, tra l’altro, i genitori avevano dichiarato di non saperne nulla, per poi aggiungere che non erano in vena di farsi illusioni: “Non eravamo a conoscenza di tale accertamento. Rimaniamo sempre speranzosi ma con i piedi ben piantati a terra in attesa di notizie concrete. Non possiamo permetterci illusioni dolorose”, il commento di Piera Maggio e Pietro Pulizzi dopo aver appreso la notizia degli accertamenti, e quindi prima dell’esito negativo delle ultime ore.