Aveva rifiutato più volte le cure in ospedale Ionel, un clochard molto conosciuto a Ostia. E lo aveva rifiutato perché non voleva lasciare solo il suo compagno, il suo amico fedele Aron, un bellissimo cane di razza Alaskan Malamute di quattro anni, che altrimenti sarebbe finito nel canile della Muratella. Lui da Aron non voleva separarsi: erano sempre insieme. E quando si pensa a Ionel, inevitabilmente, il ricordo va anche a quel suo amico a quattrozampe perché era davvero difficile immaginarli soli. Ora, però, Aron è rimasto solo perché il suo padrone, poche settimane fa, è morto: non ce l’ha fatta.
Come adottare Aron, il cane di Ionel (clochard di Ostia)
Ionel, un senzatetto di origine romena di 45 anni, che viveva in una roulotte di fortuna a Ostia Nuova, il 14 febbraio scorso è morto. Aveva cercato fino alla fine di non andare in ospedale, poi però le sue condizioni di salute erano peggiorate ed è deceduto al Grassi di Ostia. Lontano dal suo amato e fedele Aron. Che non lo ha mai giudicato, non lo ha mai lasciato solo. Ora quel cane cerca una famiglia a Roma: come fa sapere la Lega Nazionale per la Difesa del cane della sezione di Ostia, è preferibile che i nuovi padroni conoscano la razza e non abbiano altri animali. In ogni caso, dicono, “si possono fare delle prove di compatibilità con cani femmine“. Per l’adozione, perché gli occhioni dolci di Aron non aspettano altro, si può contattare la Lndc sezione di Ostia al 3332729049 o inviare una mail a legadelcaneostia@gmail.com
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La storia che aveva commosso tutti
La storia di Ionel, conosciuto da tutti a Ostia, aveva commosso i cittadini. Lui viveva così, in una roulotte di fortuna. E la sua non era certo una vita fatta di lusso e di sfarzo. Aveva poco e niente. O forse, aveva tutto: il suo cane, il suo Aron che non lasciava mai. Una vita fatta di sacrifici, di ‘battaglie’. E di un destino già scritto. Non avrebbe mai lasciato solo il suo husky, il suo amico fedele. Ma di fronte alla morte, purtroppo, non si può fare nulla, se non gridare il dispiacere. E se da una parte Ionel non ha mai abbandonato Aron, dall’altra i cittadini lo hanno sempre supportato. E si sono mobilitati per aiutarlo con cibo, vestiti, con quella macchina di solidarietà che si è subito messa in moto. E che non ha girato le spalle a chi ne aveva bisogno. E che, forse, ci ha ricordato che siamo ancora umani e che se vogliamo sappiamo come aiutare e far sentire la nostra vicinanza. Perché basta poco. Così come basta poco ad Aron, che ora cerca una nuova famiglia in grado di amarlo come faceva Ionel. Che aveva poco, materialmente, e tanto umanamente.
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(Foto dal video sulla pagina FB Adozioni canili Roma)