Nel giro di qualche anno sono spuntati diversi accampamenti nella zona di Montesacro. Sotto le case, vicino le stazioni della metro, all’interno di riserve naturali o sotto i viadotti. Roghi tossici e discariche a cielo aperto contornano questi campi ormai diventati vere e proprie baraccopoli. Anche dopo diverse denunce dei residenti, nessuno sgombero. Sui social è un continuo tam tam di segnalazioni, soprattutto nella zona di Conca D’oro. I residenti di questa area infatti hanno lanciato anche una raccolta firme che sta raggiungendo in queste ore le 1000 persone.
Conca d’oro e la raccolta firme
In questo quartiere purtroppo la situazione risulta essere assai complicata per via di diversi accampamenti. Il più emblematico in quanto al di sotto delle abitazioni e adiacente la stazione ferroviaria è quello di via Val D’Ala. Qui i residenti denunciano una grossa discarica, roghi tossici e diversi occupanti ubriachi che defecano nell’area verde. Questo piccolo insediamento, più volte segnalato alle istituzioni municipali e alle forze dell’ordine a detta dei residenti, insiste a circa 15 metri da un asilo. La comunità di quartiere ha lanciato una raccolta firme al fine di aver un maggior impatto sulle istituzioni. Purtroppo spostandosi di poco e arrivando nel piazzale della metro di Conca D’Oro, troviamo un nuovo accampamento. Anche in questo caso diverse sono state le segnalazioni dei residenti in quanto l’accampamento si trova all’interno di una zona in via di ristrutturazione. In via Salaria invece, limitrofa al quartiere Conca d’oro, accanto al famoso Salario Center, è sorto un enorme insediamento abusivo sito dentro un’area recintata che si estende sino alle rive del fiume Aniene. “Ogni sera ci sono roghi tossici con colonne di fumo che ci intossicano”, commenta una residente. “Vivo in zona Val D’Ala e la puzza arriva fino a qui”, conclude. “Passo ogni sera con la macchina lì davanti ed è un continuo via vai di furgoni che entrano ed escono dal campo, chissà cosa trasportano”, dichiara Valeria.
Insediamenti nella riserva naturale
Rimanendo nello stesso quadrante ma spostandosi nella vicina Città Giardino, limitrofa alla sede del Municipio III, troviamo un grosso insediamento abusivo nella riserva naturale della Valle dell’Aniene. I residenti di questo quartiere chiedono a gran voce l’intervento delle autorità per smantellare questa baraccopoli. In questo accampamento infatti ci sono scarse condizioni igienico sanitarie, rifiuti ovunque con discariche a cielo aperto e roghi tossici continui. La zona è nascosta tra la vegetazione e adiacente allo sterrato di ingresso da ponte Nomentano. “Passiamo con bambini e cani e la situazione è pericolosissima”, denuncia una residente. “Ho fatto diversi esposti alle istituzioni ma la situazione rimane fuori controllo”, conclude. La riserva naturale della Valle dell’Aniene è stata bersagliata la scorsa estate dagli incendi boschivi e di rifiuti che hanno di fatto raso al suolo diversi punti. Com’è possibile tollerare una situazione simile? Domanda senza risposta al momento.
Viadotto dei Presidenti, ormai una baraccopoli
Nel quartiere di Nuovo Salario, limitrofo a Conca D’Oro, insiste ormai da anni un enorme baraccopoli al di sotto del famoso Viadotto dei Presidenti. Baracche e diversi quantitativi di rifiuti fanno da contorno alle palazzine adiacenti. Qui i roghi tossici sono ormai settimanali e talvolta la situazione diventa fuori controllo quando vengono bruciate diverse tonnellate di rifiuti. L’aria nella zona, durante i roghi più grandi, è irrespirabile ed è impossibile tenere le finestre aperte. “Passo ogni giorno qui, nella ciclabile fantasma e lo scenario è preoccupante”, denuncia Marina. Nel 2019 questo accampamento fu teatro anche di un macabro omicidio. Roman Herda infatti, un senzatetto, fu dato alle fiamme e trovato morto carbonizzato. I residenti hanno segnalato più volte alle istituzioni municipali e comunali nonché alle forze dell’ordine la baraccopoli ma al momento nulla è cambiato. A circa 100 metri dall’insediamento abusivo c’è anche il noto commissariato di polizia di Fidene-Serpentara. Durante il periodo estivo gli incendi boschivi, limitrofi a questa zona, sono praticamente settimanali ed in alcuni casi i roghi sono devastanti. A circa 500 metri troviamo un nuovo accampamento ma questa volta al di sopra del Viadotto. Qui le recinzioni di protezione sono state divelte in più punti al fine di accedere e gli occupanti attraversano pericolosamente la carreggiata. Anche in questo caso, nel giro di pochi mesi, si è formata una enorme discarica abusiva accanto l’accampamento.
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