Una violenza terribile, crudele quella che un uomo – lo scorso 26 febbraio – avrebbe inflitto ad una pecora, bastonata fino ad ucciderla. I lamenti, le urla strazianti del povero animale, nulla ha fermato la furia dell’uomo che, peraltro, non è nuovo a simili comportamenti. Infatti, già un’altra volta la stessa persona aveva ucciso un’altra pecora secondo le medesime, efferate modalità. Ad accorgersi dell’accaduto e a documentarlo con foto e video, i vicini di casa che hanno poi segnalato la vicenda a un’associazione animalista.
Roma, uccide una pecora a bastonate e la nasconde in una carriola: scoperto dai residenti (FOTO)
Le continue violenze verso gli animali e il presidio questa notte
L’uomo responsabile di simili violenze vive a Roma, nella zona di Monte Mario, in un condominio di via Sirio Corti. Le sue condotte non sono certamente passate inosservate ai vicini che, ormai, ci fanno i conti da diversi anni. Il copione è, ahimè, sempre lo stesso: maltrattamenti verso gli animali che, in alcuni casi, sono anche stati lasciati morire in giardino. Maltrattamenti che sembrano non conoscere fine, nonostante le segnalazioni da parte dei vicini. Al fine di mettere la parola fine a tale situazione e denunciare una volta per tutte tali condotte, si è svolto questa notte proprio sotto casa dell’uomo un presidio al quale erano presenti diversi cittadini, ed anche il noto attivista per i diritti degli animali Enrico Rizzi, alla presenza delle le forze dell’ordine.
Le versioni ‘alternative’ dei fatti e le testimonianze
Tuttavia, una volta che un testimone ha riferito quanto visto, è stata raccontata anche un’altra versione. Emerge tra le altre, anche la circostanza che la pecora in questione sia stata uccisa da un altro animale e che l’uomo la stesse solamente andando a seppellire. Teorie, quest’ultime, in evidente contrasto con i numerosi video e con le testimonianze dei cittadini che abitano nella zona, ma che soprattutto hanno fatto indignare le persone che da diversi anni vedono il comportamento che l’uomo ha nei confronti degli animali. La reazione dei testimoni non è tardata ad arrivare, come gli stessi ci hanno riferito: ‘Siamo stati travisati da certa stampa e le nostre dichiarazioni manipolate e strumentalizzate. Ci auguriamo che venga fatta piena luce su quanto accade in quella via’. Ed ancora: ‘Chi sa e conosce quell’energumeno dovrebbe trovare il coraggio di parlare, finalmente. E andare a deporre. Restiamo fiduciosi nell’operato delle forze dell’ordine’.
L’omertà e il monito a denunciare
Intanto, questa mattina i testimoni di quanto accaduto domenica andranno a depositare le prove, audio, foto e video di quanto raccolto non solo domenica, ma anche nel passato, nell’auspicio che questa brutta storia possa presto essere un lontano ricordo e restituire un po’ di dignità e giustizia ai poveri animali.
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