Uno dei gioielli “archeologici” di Ardea – l’Oratorio Cristiano Ipogeo – sarà aperto per Natale.
E l’obiettivo è quello di iniziare così per poi, a mano a mano, organizzare con la Soprintendenza ai Beni Archeologici una messa a sistema dell’intero percorso archeologico e storico-culturale del territorio.
E’ questo il frutto di un incontro avuto tra il sindaco di Ardea Luca Di Fiori, la Soprintendente ai Beni Archeologici per il Lazio, Alfonsina Russo che ha visitato le aree archeologiche della città insieme al responsabile della Soprintendenza per il territorio, Francesco Di Mario.
L’oratorio sarà visitabile gratuitamente il prossimo 20 dicembre dalle 9 alle 13.
“Ho trovato nella Soprintendente una profonda disponibilità nel rivalutare lo straordinario patrimonio archeologico di Ardea – ha spiegato il sindaco Luca Di Fiori – Da tempo ci siamo messi a disposizione della Soprintendenza oltre che per definire l’apertura delle aree, anche per concedere uno spazio da adibire a museo archeologico.
Chiediamo una definizione concreta e questo penso sia un passo ulteriore per mettere a sistema l’intero percorso, anche alla luce degli itinerari del Giubileo della Misericordia”.
L’Oratorio Cristiano Ipogeo nasce come luogo di culto pagano per poi diventare cristiano nel corso del tempo.
Il pavimento è del II secolo aC. Nell’Ipogeo ci sono affreschi – di scuola bizantina del XII secolo – di Cristo Pantocratore, San Giovanni Battista, l’Agnus Dei, la Madonna, i Santi.
Si entra all’Ipogeo con una scala con volta decorata.
Ai suoi piedi c’è un pozzo che, secondo gli storici, doveva essere legato al culto pagano.
In un’abside, la Madonna con il bambino, una delle più antiche sue rappresentazioni a Roma.
Accanto, due cavalieri che uccidono un drago: si presume siano i santi Giorgio e Demetrio.