Si è chiuso il cerchio attorno alla brutale aggressione avvenuta sulla Via Prenestina, al Pigneto, il 9 febbraio scorso. L’autore è stato fermato dalla Polizia l’altro ieri: si tratta di un 31enne originario della Sierra Leone. La sua identità è stata confermata dalla ragazza, la giovane di 36 anni che era stata presa a pugni in faccia davanti al portone di casa, che lo ha riconosciuto come il suo aggressore. Il ragazzo straniero deve ora rispondere, oltre che per l’aggressione, anche di tentata rapina aggravata.
Le polemiche dopo l’aggressione al Pigneto del 9 febbraio 2023
La vicenda aveva avuto molto clamore mediatico. Non solo per l’aggressione in sé, anche se molto violenta nelle modalità, ma anche perché la ragazza – intervistata da il Corriere della Città – aveva raccontato di essere stata completamente abbandonata al suo destino dai residenti della zona: sì perché nonostante le sue grida di aiuto nessuno era intervenuto in suo soccorso (tranne due giovani come vi avevamo riportato nei precedenti articoli) e anzi le era stato chiesto addirittura di “fare silenzio” dalle finestre considerando l’orario. Una situazione surreale che aveva per questo scatenato numerose polemiche sia sui social, dove la sorella aveva pubblicato un post “ringraziando” il quartiere per il comportamento mostrato, sia in virtù della partecipazione della giovane stessa a diverse trasmissioni televisive.
Il pestaggio
La ragazza, ad ogni modo, era stata aggredita mentre rincasava presso l’abitazione nella quale era ospite di alcuni amici. L’uomo aveva tentato con lei un primo approccio verbale in strada e la ragazza, considerando l’orario (circa l’1.30 di notte), aveva provato ad affrettare il passo per cercare di raggiungere la casa. Il 31enne però non aveva desistito e dopo averla seguita si era messo davanti all’entrata del palazzo sbarrandole la via: ed è a quel punto che è scattata l’aggressione. L’uomo le aveva messo le mani in tasca cercando qualcosa di valore da portare via ma non trovando nulla si era accanito sulla vittima prima di fuggire via. La 36enne, lasciata in stato di semi-incoscienza a terra, era stata poi medicata per le serie ferite riportate sul volto (10 giorni la prognosi finale, ndr). Sotto choc aveva quindi denunciato tutto alla Polizia: e adesso il suo aggressore è stato assicurato alla giustizia.
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