I posti nelle facoltà di Medicina delle università italiane aumenteranno. La promessa arriva dalla ministra dell’Università, Anna Maria Bernini, che spiega il suo piano in un’intervista a la Repubblica e in un tweet fornisce alcuni dati. L’idea della ministra è di allargare l’ingresso alla facoltà di Medicina, ma in maniera “programmata e sostenibile”.
Aumentano i posti per il test di Medicina
Il ministero avrebbe già effettuato alcune stime per capire in che modo e di quanto possono aumentare i posti a Medicina. Questi primi calcoli portano a ipotizzare un aumento dei posti, in totale in Italia, tra il 20% e il 30%. Il piano del ministero è già partito, con l’istituzione di un gruppo di lavoro per riformare l’accesso alle discipline sanitarie. Le esigenze sono contrapposte: da una parte ci sono le università che difendono il numero chiuso, dall’altro le Regioni che vorrebbero l’accesso libero per compensare la mancanza di medici.
Bisogna trovare una sintesi, partendo dall’analisi dei fabbisogni reali. Come cambierà l’accesso alla facoltà di Medicina? Le prime stime, quindi, portano a ipotizzare un aumento dei posti tra il 20% e il 30% rispetto allo scorso anno. Resta, però, il problema dell’imbuto nel passaggio tra la laurea e la scuola di specializzazione: per Bernini il problema non è di posti, ma di attrattività, perché “oggi registriamo una domanda eccessiva per alcune specializzazioni, mentre altre sono quasi deserte”. Rispetto a queste percentuali, la ministra non si sbottona sui numeri, neanche quando le si chiede se vuol dire 2-4mila posti in più.
Per il 2023, al momento, l’aumento dei posti previsti è del 4%, ma l’intenzione della ministra è di far crescere e di molto questa percentuale. Secondo la ministra è possibile che le cose cambino, con un netto aumento dei posti disponibili, già dal prossimo anno accademico, quello che partirà dopo l’estate del 2023.
Cosa cambia al test?
A cambiare, quindi, sarà il numero di posti a disposizione per l’ingresso a Medicina. Per i test, invece, per il momento restano validi i nuovi Tolc che – ricorda Bernini – “devono dimostrare ancora la loro efficacia: prima ci misuriamo con questa modalità, poi, eventualmente, la mettiamo in discussione”. Al momento i posti previsti per Medicina e Chirurgia sono 14.787, di cui 576 riservati ai candidati dei Paesi non Ue residenti all’estero.
Per i corsi di laurea in Odontoiatria i posti sono in totale 1.384, di cui 95 riservati ai candidati dei Paesi non Ue residenti all’estero. A queste cifre bisogna aggiungere 1.082 posti per Medicina veterinaria. Il test d’ingresso avverrà con la modalità Tolc e la prova potrà essere ripetuta più volte, con la prima finestra tra il 13 e il 22 aprile 2023. La seconda, invece, è prevista tra il 15 e il 25 luglio. I test avverranno in presenza al pc nella sede scelta dal candidato al momento dell’iscrizione. La pubblicazione della graduatoria è attesa per il 5 settembre 2023, in anticipo rispetto agli scorsi anni.
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