Regione Lazio. Francesco Rocca ha giurato nella giornata di ieri da nuovo governatore del Lazio, e il suo staff, ora, tra riposo e continua tensione, e telefonate, per il momento non ha concluso ancora l’affare ”giunta”. Ci sono, ad ogni modo, 16 giorni per poter comporre tutte le caselle necessarie, e molto probabilmente ce ne sarà una dedicata alla Cultura, una novità rispetto a quella precedente capitanata da Zingaretti.
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Il totonomi per la prossima Giunta di Regione
Inoltre, c’è la questione dei conteggi: Rocca e i suoi stanno, così come gli esponenti dei partiti della maggioranza, aspettando il conteggio dei voti definiti e degli eletti per cercare di capire i pesi e contrappesi all’interno del centrodestra che dovrà occupare le poltrone alla Pisana. Il fatto certo è che Fratelli d’Italia, con un peso complessivo di oltre il 33%e con quasi la metà dei consiglieri totali, potrebbe di fatto stravolgere gli equilibri della futura giunta prossima alla creazione.
Una vittoria schiacciante il cambio di equilibri
Prima che le elezioni fosse effettuate, tra le forze presenti in coalizione c’era solamente un’indicazione di massima, e quindi non un vero e proprio accordo. La direttiva prevedeva due assessori alle sigle maggiori (FdI, Lega e Forza Italia), uno a quelle minori come l’Udc, e poi altri due tecnici indicati dal governatore stesso. Parallelamente, sempre il partito di Meloni, avrebbe rivendicato anche la presidenza del Consiglio, lasciando la vicepresidenza della giunta al secondo partito del centrodestra. Ma, ora, a rimettere tutto in discussione c’è la vittoria schiacciante di Fratelli d’Italia, anche se il Carroccio e gli azzurri si ritengono generalmente soddisfatti del fatto di aver superato la soglia dell’8%. Insomma, per farla breve, visti i risultati raggiunti, Fratelli d’Italia potrebbe tranquillamente rivendicare un assessore in più o, addirittura, anche la poltrona di vicegovernatore.
I nomi plausibili della prossima Giunta regionale
Per quanto riguarda il tema delle preferenze, ruoli di primo piano certamente andranno ai consiglieri più votati di FdI come Roberta Angelilli, Fabrizio Ghera e Giancarlo Righini. In particolare, le voci di corridoio danno Angelilli come possibile assessore allo Sviluppo economico, anche se per tale ruolo non si esclude neppure il ruolo di Righini, il quale è indicato per le deleghe all’Agricoltura o al Turismo. La Lega, invece, in attesa di una spartizione delle poltrone, starebbe guardando ai primi dei non eletti, come ad esempio Pasquale Ciacciarelli e Daniele Giannini o Mariano Calisse e Tony Bruognolo. Sul Fronte di Forza Italia si guarda a Fabio Capolei, che ha ottenuto più consensi nella coalizione. E poi c’è il versante Udc, dove si attende che Riccardo Roscia venga promosso ad assessore, l’ex sindaco di Pontecorvo.
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