Si dovrebbe sempre tutelare il proprio territorio, specialmente quando parliamo di una pineta. Eppure a Ostia, questa regola non sembra valere. All’interno della Pineta delle Acque Rosse, che costeggia l’omonima via, oltre che via delle Azzorre, via dell’Appagliatore e via Tancredi Chiaraluce, ormai si perde il conto delle discariche abusive presenti al suo interno. Non solo negli spazi più interni della foresta, ma addirittura anche in zone a pochi passi dal ciglio della strada.
Le discariche abusive dentro la Pineta delle Acque Rosse, a Ostia
A scoprire le discariche abusive interna alla pineta nel quadrante di Ostia Ponente/Lido Nord, è stato un residente locale. Durante la passeggiata tra i tratti di piazza Ener Bettica e il depuratore di Acea, si è trovato davanti a ben due grosse discariche abusive. Nella prima discarica, a pochi passi da via delle Azzorre, ritroviamo un accumulo di spazzatura, con tanto di sacchi dei rifiuti. Questi accompagnati poi da taniche in plastica, un piumone, sedie di plastica, degli infissi per finestre, materiale edile di vario genere e pezzi di ferro.
Tutto questo, fatto sorgere all’interno di un cespuglio dentro la Pineta delle Acque Rosse. Poco distante, la presenza di due carrelli di due distinti supermercati locali (peraltro molto noti in zona), con all’interno diverse buste di spazzatura e flaconi in plastica. Ai piedi dei carrelli, pezzi di legno e quelli che sembrano dei resti di un mobilio per casa. Girando per questo punto, è possibile intravedere anche i resti di uno stendino.
Addentrandoci all’interno della Pineta delle Acque Rosse, in direzione del depuratore di via Tancredi Chiaraluce, troviamo addirittura il mobilio di un ufficio abbandonato. Sedie, tavoli, scrivanie: tutto riverso in terra. Sembra di scrutare anche la presenza di un ombrellone e anche una porta per abitazioni, rigorosamente il legno. A questi, si aggiungono legni arrugginiti e vari teli.
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