È stato annunciato lo sciopero nazionale del personale scolastico per domani venerdì 10 febbraio. A incrociare le braccia saranno i docenti, il personale amministrativo, i dirigenti e anche il personale tecnico ausiliario. Si tratta di una protesta indetta dall’Unione sindacale di Base, tra le altre cose, per il mancato aumento degli organici di docenti e Ata e per la mancata integrazione Ata del cosiddetto ‘organico aggiuntivo Covid’.
Il personale docente e Ata protesterà davanti al Ministero
In occasione dello sciopero è anche prevista una manifestazione che si terrà davanti al ministero dell’Istruzione a partire dalle 10, sempre di domani mattina. Sono attese ripercussioni sul consueto andamento delle lezioni visto che è prevista un’adesione di un numero considerevole di manifestanti che va dalle 100 alle 400 unità
Quali sono le motivazioni alla base dello sciopero
Sono diverse le motivazioni che sono alla base della protesta e sono state esposte con chiarezza proprio dall’Unione Sindacale di Base che ha indetto lo sciopero e ha indicato tra le altre ragioni: la formazione obbligatoria per i vincitori di concorsi straordinari a totale carico dei lavoratori, la mancata stabilizzazione dei vincitori dei concorsi ordinari e straordinari del 2020, la volontà di mantenere i vincoli sulla mobilità dei docenti che non possono trasferirsi da una provincia all’altra, costretti pertanto a restare distanti chilometri e chilometri dalle famiglie, il sovraffollamento delle aule, edifici scolastici cadenti e l’inadeguato rinnovo, nella parte economica, del contratto collettivo nazionale di lavoro.
Si annunciano grandi disagi negli istituti scolastici
Non è escluso, quindi, che domani, in concomitanza con lo sciopero dei docenti, del personale amministrativo e Ata, negli istituti scolastici della Capitale si registrino notevoli disagi per le attività didattiche. Bisognerà vedere come si intende fare fronte alla situazione di difficoltà annunciata a causa dei numerosi ‘assenti’ che aderiranno alla protesta indetta dalla USB.
Sciopero scuola 10 febbraio 2023: lezioni a rischio, orari e motivazioni