Una truffa ben congegnata, da parte di un soggetto partenopeo che, alla fine di una minuziosa indagine, è stato poi arrestato dai Carabinieri, e quindi accompagnato nel carcere di Napoli Poggioreale. La vittima, ancora una volta, era un soggetto fragile: una donna anziana di 85 anni, a cui era stato sottratto del denaro e alcuni monili in oro. Il canovaccio molto classico: il nipote è in difficoltà e la cosa deve essere risolta il prima possibile per evitare il peggio. Questa volta il soggetto si era addirittura spacciato per un membro delle Forze dell’Ordine. Ecco cosa è successo.
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Si spaccia per un carabiniere e truffa una 85enne
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Frascati, su delega della Procura della Repubblica di Velletri, hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misura cautelare in carcere – emessa dal GIP presso il Tribunale di Velletri – nei confronti di un 26enne di Napoli gravemente indiziato del reato di estorsione e sostituzione di persona. I fatti che riguardano questa spiacevole vicenda risalgono allo scorso 14 ottobre scorso, quando un giovane, spacciandosi per un appartenente alle forze dell’ordine, chiamò un’anziana donna di 85 anni residente a Monte Porzio Catone, riferendole che il nipote aveva avuto un incidente in auto, coinvolgendo e ferendo gravemente una terza persona. L’anziana avrebbe potuto evitare l’arresto del nipote solo pagando una “cauzione” e dopo pochi minuti, un ragazzo, fingendosi questa volta un avvocato, si presentò alla porta dell’abitazione della vittima che, sola in casa e in preda al panico, consegnò circa 3.000 euro in contanti e alcuni monili in oro.
Le indagini e l’arresto
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Frascati hanno sviluppato una attività investigativa tramite acquisizione di telecamere della zona e analisi tecniche. I dati acquisiti hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti del 26enne che è stato arrestato e accompagnato nel carcere di Napoli Poggioreale.
Si precisa che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari, per cui l’indagato è da ritenersi innocente fino a sentenza definitiva.