Siamo a febbraio e siamo in tempo carnevalesco. Infatti, il 16 sarà Giovedì Grasso, il 21 Martedì Grasso.
Il Carnevale, in Occidente, viene visto come un rito di rovesciamento. Un modo per rovesciare i poteri tra forti e deboli, le donne e gli uomini, i ricchi e i poveri. Tutto ciò è possibile grazie ad una semplice maschera, che, in questi casi, assume una valenza molto significativa. Infatti, nascondere la propria identità apre ad un mondo di infinite possibilità. Motivo per cui l’Italia si trova, nel mese di Febbraio, costellata di celebri carnevali.
Carnevale di Viareggio
Partiamo con il carnevale di Viareggio, il primo fra tutti. Infatti, quest’anno, in Toscana, si celebrano i 150 anni di onorato servizio con una speciale edizione intitolata “Sogni, speranze e desideri di un mondo migliore”.
Quest’anno la satira politica ha lasciato il posto alla riflessioni che noi cittadini assuefatti dovremmo porci nei confronti della guerra, dell’inquinamento e più in generale delle ingiustizie.
Carnevale di Ivrea
Ci spostiamo ancora più a nord, in provincia di Torino, e più precisamente ad Ivrea. Qui il carnevale viene festeggiato con la consueta battaglia a colpi di arance per dare libero sfogo ad antiche rivalità tra i cittadini.
Da quando i fagioli sono stati sostituiti da questi frutti pesanti e tondeggianti, chi non vuole essere buttato giù come un birillo, deve indossare un berretto rosso.
Carnevale di Venezia
Il Carnevale veneziano è senz’altro uno dei più folkloristici con i suoi abiti e maschere in stile settecentesco.
In particolare le tradizionali bautte e morette. Che sono nere come la pece, in quanto dovevano mascherare nel vero senso della parola.
Non a caso il termine ‘maschera’ viene dal radicale pre indoeuropeo ‘màsca’ che significa fuliggine. Si riferisce al lato oscuro dell’essere, oppure all’antitesi di Dio che il diavolo.
Carnevale in Piemonte
In Piemonte si può assistere alla “Lachera“, ossia, la sfilata carnascialesca di Rocca Grimalda, in provincia di Alessandria. Si tratta di un corteo nuziale in abiti tradizionali bianchi e rossi che ricordano il momento in cui il popolo si è opposto al diritto di prima notte del signorotto locale. Un modo per ribellarsi alla libido di turno e, allo stesso tempo, una liberazione per le ragazze del paese.
Carnevale di Ronciglione
Infine, ricordiamo un carnevale laziale molto sentito, quello di Ronciglione. Il martedì grasso si svolge la finalissima delle “corse a vuoto”, con i cavalli delle contrade che corrono senza cavaliere. La sera poi si celebra il Veglionissimo, con Re Carnevale esodato a bordo di una mongolfiera, mentre a terra si scatena la festa.
Un sorta di esorcismo collettivo per aprire le forte alla primavera.