Potremmo essere arrivati vicini alla risoluzione del caso dell’omicidio di Fabrizio Vallo, avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì a Ostia. E’ stato arrestato un uomo nato nel 1968, per detenzione di armi ed esplosivi. L’unico legame con la vittima, sarebbe una lite avvenuta tra i due soggetti.
Svolta sull’omicidio di Fabrizio Vallo
Come sappiamo, Fabrizio Vallo è stato freddato all’interno del proprio l’androne di casa, situata a Nuova Ostia. Probabilmente stava rientrando nel proprio appartamento di via del Sommergibile, quando diversi colpi di pistola lo hanno raggiunto al viso e all’addome. Dopo un blitz effettuato nel territorio di Fiumicino, i Carabinieri avrebbero fermato un uomo di 54 anni originario di Gela e residente da tempo a Roma, che nella propria automobile custodiva due bombe artigianali e sei pistole, di cui una con la matricola abrasa.
Dai primi accertamenti fatti dai militari dell’Arma, l’uomo risulterebbe il proprietario della macchina rinvenuta a via Giuseppe Bignami. Tale veicolo, è stato considerato come sospetto fin dal ritrovamento della salma di Fabrizio Vallo a Ostia. La strada dov’è stata rinvenuta l’automobile, peraltro molto trafficata in qualsiasi giorno della settimana, è stata transennata al pubblico. Proprio all’interno della vettura, una squadra di artificieri ha rinvenuto le due bombe artigianali.
L’uomo è stato arrestato per detenzione illegale di armi clandestine, peraltro alterate, e per la fabbricazione di esplosivi. Un accusa che lo ha fatto trasferire subito presso il carcere. Sul caso di Fabrizio Vallo, l’uomo non è accusato di omicidio. L’unico collegamento con la vittima, però, è stata una recente lite. Le motivazioni dei contrasti con Vallo, dovranno essere però chiariti dagli inquirenti. Stessa cosa riguardo alla sua posizione in merito all’omicidio avvenuto a Nuova Ostia, dove saranno sempre gli inquirenti a valutare la sua posizione in merito alla morte di Fabrizio Vallo. Questa, una morte brutale che dovrà essere chiarita.
Omicidio Ostia, Fabrizio Vallo ucciso sotto casa: chi era la vittima