Il Festival di Sanremo 2023, quest’anno, ha davvero tutte le carte in regola per essere un vero successo. Sono davvero tanti ed eterogenei gli artisti che si stanno avvicendando sul palco più famoso di sempre, quello dell’Ariston, dove hanno presentato i loro brani inediti. Ognuno con il suo stile, ognuno con le proprie vocalità e ognuno con un unico intento: quello di vincere Sanremo 2023 oppure di diventare il tormentone dell’anno che perdurerà fino all’estate, ed oltre. Tra le tante personalità, come ospite, anche il grandissimo Gino Paoli. Siete sicuri di conoscerlo bene? Continuate a leggere l’articolo!
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Gino Paoli a Sanremo 2023: voce storica della canzone italiana
Gino Paoli è parte integrante della storia della musica italiana. Uno dei più grandi cantautori di sempre, su questo non c’è alcun dubbio che tenga. Ha saputo scrivere pezzi che hanno accompagnato tantissime generazioni di italiani, e continua a farlo, come dimostra la sua partecipazione a Sanremo 2023. Uno degli uomini di punta della scuola musicale genovese. Ecco i momenti più significati dei suoi esordi, da quando ha iniziato a muovere i primi passi, fino all’inizio della sua scalata al successo.
La biografia e gli esordi
Il grande Gino Paoli è nato a Monfalcone, nella provincia di Gorizia, il 23 settembre 1934, pertanto la sua vita si trova sotto il segno della Bilancia. Il padre era un ingegnere navale toscano, mentre la madre era di origine giuliana. La sua prima giovinezza la vive quasi interamente nella città di Genova, nel quartiere Pegli. La grande passione per la musica è una virtù di famiglia, e a trasmettergliela è proprio la madre, una pianista amatoriale. Da sempre poco incline agli studi scolastici, Gino Paoli si dimostra però da subito fortemente portato per la musica in generale. Durante l’adolescenza avvengono le sue prime importanti esperienze in tal senso, conoscendo soprattutto una serie di giovani artisti genovesi, tra cui Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Fabrizio De André e Umberto Bindi. Nomi non da poco insomma.
La chiamata nella città di Milano e i primi brani
Dopo una chiamata dei fratelli Reverberi, Gino Paoli si trasferisce a Milano e sotto la direzione di Nanni Ricordi incide i suoi primi 45 giri nel 1959. Le sue canzoni, però, non riescono a fare molta presa sul pubblico, e lo stesso destino avrà anche un brano del 1960: La gatta. Nonostante questo incerto inizio, però, a poco a poco proprio con ”La gatta” Gino Paoli inizia a guadagnare posizioni, conquistando un pubblico sempre più numeroso, accendendo i riflettori sul suo stile.
Il successo con ”Il cielo in una stanza” e la discografia
Nei primi anni Sessanta, poi, arriverà la vera svolta, perché Gino Paoli scrive un altro brano destinato alla leggenda: ”Il cielo in una stanza”. Il pezzo è forte, e lo propone inizialmente anche a Mina, che era già piuttosto famosa in quegli anni così rumoreggianti per la nostra musica. Proprio con questa canzone, ecco che Gino Paoli prenderà finalmente il volo, iniziando a scrivere quella storia che la maggior parte di noi conosce molto bene. Ecco la sua discografia completa registrata in studio:
1961 – Gino Paoli
1962 – Le cose dell’amore
1964 – Basta chiudere gli occhi
1966 – Le canzoni per Emmeti (con Lea Massari)
1967 – Gino Paoli and The Casuals
1971 – Le due facce dell’amore
1971 – Rileggendo vecchie lettere d’amore
1971 – L’altra faccia di Gino Paoli
1972 – Amare per vivere
1974 – I semafori rossi non sono Dio
1975 – Ciao, salutime un po’ Zena
1977 – Il mio mestiere
1980 – Ha tutte le carte in regola
1984 – Averti addosso
1984 – La luna e il Sig. Hyde
1986 – Cosa farò da grande
1988 – L’ufficio delle cose perdute
1991 – Matto come un gatto
1992 – Senza contorno solo… per un’ora
1994 – King Kong Paoli
1995 – Amori dispari
1996 – Appropriazione indebita
1998 – Pomodori
2002 – Se
2004 – Ti ricordi? No non mi ricordo (con Ornella Vanoni)
2009 – Storie
2012 – Due come noi che… (Gino Paoli e Danilo Rea)
2013 – Napoli con amore
2017 – 3
2019 – Appunti di un lungo viaggio
2021 – Groovin’ with Paoli con i Funkoff
Vita privata di Gino Paoli: moglie e figli
Passando, ora, sul fronte privato, Gino Paoli ha avuto una prima moglie di nome Anna Fabbri. Dalla loro union e dal loro amore nascerà il figlio Giovanni nel 1964. Ma durante quegli anni, l’artista prese una bella cotta per Stefania Sandrelli, con cui ebbe una relazione mentre lei non era neppure maggiorenne. Stefania, ad ogni modo, rimase incinta e così, qualche tempo dopo, il 31 ottobre del 1964 nacque la seconda figlia di Gino Paoli, di nome Amanda. Ma la sua storia emotiva è lunga, perché successivamente un altro grande amore di Gino Paoli è stata Ornella Vanoni. I due si conobbero nel 1961 e si amarono da subito, sebbene saltuariamente, dato che Gino Paoli aveva in quel periodo anche altri impegni emotivi. Alla fine, però, si separarono ma rimasero sempre in ottimi rapporti. Infine, la sua ultima moglie è stata Paola Penzo, tra l’altro autrice di alcuni suoi pezzi importanti. Da questa relazione nacquero i suoi ultimi figli: Niccolò e Tommaso.
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Le curiosità che non ti aspetti
Ecco alcune curiosità che forse non sapevate, e che certamente potrete rivendervi con gli amici:
- Molti parenti e familiari di Gino Paoli, soprattutto da parte della madre, persero la vita nelle operazioni di pulizia etnica dei militari jugoslavi dopo la Seconda guerra mondiale;
- Gino Paoli è stato un formidabile talent scout. A lui si deve infatti la scoperta di Fabrizio De André e Lucio Dalla.
- Avete presente la famosa canzone Il cielo in una stanza? Il brano è stato ispirato da un bordello.
(Foto in copertina da lucabrunetti_photo, Instagram)
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