Con l’elezione in Parlamento di Nicola Zingaretti, si chiude dopo nove anni l’esperienza del Governatore alla guida della Regione Lazio. Infatti, l’ex Presidente regionale si è dovuto dimettere per il vincolo di mandato, aprendo di fatto alle elezioni regionali del 12 e 13 febbraio 2023. Il Centrosinistra cercherà di riconfermarsi sostenendo Alessio D’Amato alla Presidenza, forti del suo lavoro come Assessore regionale alla Sanità. Di contro, il Centrodestra prova la mossa Francesco Rocca, forte della sua esperienza alla Croce Rossa e spinto dal vento di Giorgia Meloni. Come outsider, una partita verrà giocata anche dalla giornalista Donatella Bianchi, sostenuta alla Presidenza dal Movimento 5 Stelle.
I candidati per le elezioni Regionali Lazio 2023
Per la tornata elettorale del 12 e 13 febbraio 2023, alla Regionali del Lazio si presenteranno 6 candidati Presidente. Ecco l’elenco completo:
- Alessio D’Amato
- Francesco Rocca
- Donatella Bianchi
- Rosa Rinaldi
- Sonia Pecorilli
- Fabrizio Pignalberi
Vedendo nel dettaglio, il Centrosinistra schiererà Alessio D’Amato, sostenuto dalla coalizione Pd, Azione/Italia Viva, +Europa, Demos, Psi, Europa Verde, Possibile, Radicali, Articolo 1, Sinistra Civica Ecologista, POP, Repubblicani, Socialdemocratici e Volt. Per il Centrodestra, in campo scende Francesco Rocca, Sarà sostenuto dalle liste Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, UDC, Noi con l’Italia, Risorgimento, Lista Civica Rocca e Alternativa Popolare. Donatella Bianchi sarà la candidata Presidente per la coalizione Movimento 5 Stelle e Polo progressista di sinistra ed ecologista. Rosa Rinaldi sarà la candidata per Unione Popolare, Sonia Pecorilli per il Partito Comunista Italiano. Fabrizio Pignalberi sarà sostenuto dalla coalizione delle liste Quarto Polo e Insieme per il Lazio.
Alessio D’Amato (Centrosinistra)
Romano classe 1968, laureato in sociologia, è stato membro della commissione Sanità e Bilancio del consiglio regionale del Lazio e della commissione Sicurezza sul lavoro dal 2005 al 2010. Dal 2008 al 2010 ha ricoperto l’incarico di presidente della commissione Affari costituzionali sempre alla Pisana. Politicamente cresciuto tra Pdci e Rifondazione, ha avuto modo di farsi notare dall’ex ministro Oliviero Diliberto che lo ricorda quando D’Amato era a capo della federazione romana del Pdci, con uno zoccolo duro al Labaro, quartiere di Roma Nord con una connotazione fortemente popolare. Dal 2019 ha iniziato a prendersi i suoi spazi, anche e soprattutto politici. Prima visto come un “tecnico”, uno da dietro le quinte, con i primi movimenti tellurici che hanno portato fuori dai palazzi della Garbatella sia Nicola Zingaretti sia Massimiliano Smeriglio, D’Amato si è preso la scena. Poi sono arrivati il Covid-19, l’emergenza sanitaria, le mascherine, i tamponi e la campagna vaccinale da gestire, da fare in fretta.
Francesco Rocca (Centrodestra)
Francesco Rocca è il candidato del centrodestra alla presidenza del Lazio. Un profilo tecnico quello dell’ormai ex presidente della Croce Rossa italiana (si è dimesso ieri per accettare la candidatura). Ma che da sempre ha raccolto consensi in politica. Soprattutto a destra. Nato nel 1965 a Roma, Rocca, di professione avvocato, si avvicina al volontariato sin dai primi anni degli studi universitari, collaborando, tra gli altri, con il Jesuit Refugee Service e la Caritas. Accanto a queste attività affianca il suo lavoro da avvocato. Nella seconda metà degli anni ’90, è in prima linea nella lotta contro la mafia e, proprio per questo, è costretto a vivere cinque anni sotto scorta. Il primo incarico “politico” arriva nel 2002. L’allora presidente del Lazio Francesco Storace (centrodestra) lo chiama, in qualità di commissario straordinario, a risanare le finanze dell’ospedale romano Sant’Andrea. Il lavoro di Rocca è così apprezzato che il suo ruolo viene riconfermato anche dalle amministrazioni successive di centrosinistra. Nel 2008 arriva un nuovo ruolo sempre nell’ambito del centrodestra laziale. L’allora sindaco di Roma Gianni Alemanno lo vuole come capo del dipartimento salute e attività sociali del comune della Capitale.
Donatella Bianchi (M5S)
La storica conduttrice del programma linea Blu, nonché giornalista e conduttrice televisiva Donatella Bianchi, è la candidata del Movimento 5 stelle alle prossime elezioni regionali del Lazio, ad annunciarlo il leader pentastellato Giuseppe Conte che in merito a questa scelta ha dichiarato: “Incarna perfettamente i valori del Movimento, rappresenta al meglio il nostro programma politico, sociale ed ambientale ed è un nome condiviso con le altre forze politiche, sociali e civiche con cui stiamo condividendo il percorso, a partire da Coordinamento 2050”. Il noto volto della Tv di Stato che da oltre un quarto di secolo entra nelle nostre case ogni sabato pomeriggio, dunque si appresta a vivere una nuova sfida, del tutto diversa da quelle che fino ad oggi ha vissuto.
Rosa Rinaldi (Unione Popolare)
E’ una sindacalista e politica italiana. E’ stata Vicepresidente della Provincia di Roma tra il 2003 e il 2008, sotto la presidenza di Enrico Gasbarra. Con Romano Prodi come Presidente del Consiglio, tra il 2006 e il 2008 ha rivestito l’incarico di Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e della previdenza sociale Ha militato nel Partito Comunista Italiano fino al 1991, passando poi in Rifondazione Comunista nel 1993.
Fabrizio Pignalberi (Quarto Polo e Insieme per il Lazio)
Sempre fedele alla Destra italiana, affiancandosi in origine al PDL, successivamente a Forza Italia e, infine, a Fratelli D’Italia. Nel 2017 si candida al Consiglio Comunale di Fratelli D’Italia nella città di Frosinone conseguendo un buon risultato e, nello stesso anno, viene eletto membro dell’Assemblea Nazionale di FDI. Proprio il 2019 è un anno di fondamentale importanza per la carriera politica di Pignalberi che fonda il proprio partito, denominandolo Movimento Più Italia, congiunto a Fratelli D’Italia da un patto federale avvenuto nel mese di Maggio dello stesso anno.
Sonia Pecorilli (PCI)
Sonia Pecorilli ha 52 anni. È nata a Latina e abita a Sermoneta dove è consigliera comunale per il PCI e capogruppo consiliare e consigliere delegato (già assessore) alla pubblica istruzione e sanità. Infermiera al Santa Maria Goretti di Latina, consigliere dell’ordine delle professioni infermieristiche di Latina, da sempre impegnata sindacalmente, Pecorilli è rappresentante sindacale unitaria e rappresentante lavoratori per la sicurezza.
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