Ancora storie di furti a Roma, con un gruppo di ladri che questa volta ha assaltato un asilo nido privato. Questa struttura, situata all’interno di una palazzina in questo quartiere “in” della Capitale, doveva essere il sito per racimolare soldi facili, con i manigoldi che ambivano a portare via i soldi legati alle rette mensili della stessa scuola. Fortunatamente non hanno trovato tutto ciò, provocando però allo stesso tempo numerosi danni alla struttura scolastica.
Roma, ladri assaltano l’asilo nido nel quartiere Fleming
Ormai non c’è struttura che passa inosservata alle attenzioni dei ladri. Ennesimo colpo all’interno di una scuola, questa volta nella zona Nord di Roma. A essere presa di mira, la struttura del “Fate e Folletti”, situata in una palazzina di via Giuseppe Pecchio. Qui, i ladri si sono introdotti dal terrazzo, facilitati dalla presenza di questo locale al piano terra del condominio. Prima hanno divelto le inferriate delle finestre, poi si sono aperti un varco per entrare all’interno della cucina della scuola.
Una volta dentro, è partita la caccia ai soldi che potevano essere nascosti all’interno della struttura. Come menzionato dalle educatrici della stessa scuola, “tutto sembrerebbe portare alla caccia delle rette mensili della nostra struttura”. La maestra Lia ipotizza: “Immagino che fossero alla ricerca di soldi, quelli delle rette che si pagano a fine mese. Ladri sprovveduti o senza figli perché non sapevano che ormai, per fortuna, la maggior parte dei genitori ci paga con bonifico. Infatti contanti non ne avevamo, solo poche decine di euro in un cassetto, ma hanno cercato ovunque lasciando una gran confusione in giro, soprattutto nella zona dell’ufficio ed in quella adibita a spogliatoio delle educatrici”.
Risultato del colpo alla scuola “Fate e Folletti”? Solo un magro bottino, tanta confusione e diversi danni, tra inferriate e giocattoli per bambini andati rotti. Continua la maestra: “Fortunatamente gli ambienti dedicati ai bambini non sono stati toccati, con il senno di poi possiamo dire che poteva andare molto peggio. Ora più che altro c’è la scocciatura di dover risistemare, pulire e disinfettare tutto”.
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