Flavio Briatore punta il dito contro la burocrazia e si appiglia alla solita faida tra Roma e Milano. Infatti, come riporta anche Repubblica, l’imprenditore si è visto negare senza remore dal Campidoglio la possibilità di continuare a utilizzare lo spazio esterno al suo locale, il rinomato Crazy Pizza di Via Veneto. Secondo lui, ormai, ci sarebbero fin troppe differenze tra la capitale e il capoluogo lombardo: “In Italia è così, non si può lavorare. Anche se devo dire che, a differenza di Roma, a Milano non hanno fatto alcun problema per prorogarci l’occupazione del suolo pubblico con tavoli e sedie, abbiamo due terrazze”. Poi aggiunge: ”Abbiamo dato una grande mano a via Veneto, ora aprirà Nobu (il ristorante giapponese di Robert De Niro, ndr). Se poi cominciamo a dire che i tavoli danno fastidio… comunque ora vedremo”.
La rabbia di Briatore: ”In Italia non si può lavorare”
Insomma, la questione è la seguente: al pari di altre attività, finita ormai – si spera – l’emergenza Covid, il Crazy Pizza rischia di perdere gli spazi esterni e l’occupazione del suolo pubblico. Stando alle novità in merito, il permesso per l’occupazione andrà in scadenza proprio nel mese di giugno prossimo. La società del tycoon aveva, quindi, fatto richiesta di proroga. Ma, come detto, è stata bocciata e per avere una risposta Briatore ha dovuto fare un ricorso al Tar. La relazione tecnica per una nuova, e permanente, occupazione del suolo pubblico non ha convinto gli uffici della Capitale. Inizialmente nessuna risposta, poi la bocciatura definitiva dopo che Crazy Pizza, per ottenere un pronunciamento, tramite l’avvocato Giancarlo Viglione, si è rivolta ai giudici amministrativi.
Bocciata la proroga richiesta a Via Veneto
Il ricorso è stato succeduto dalla parola ”improcedibile”. Il Campidoglio, poi, che ha atteso 3 mesi prima di avviare la pratica, e la notifica del Tar, è stato condannato alle spese. “Gli affari vanno bene, siamo al 60% oltre il budget previsto. Non so cosa sia successo, i rapporti con il Campidoglio sono buoni”, specifica sempre Briatore. Ad ogni modo, senza l’ok da parte del Campidoglio, da giugno resteranno disponibili solo gli spazi interni del Crazy Pizza.