Roma. Se esistesse un contest con un Guinness World Record dedicato al tema delle contravvenzioni, certamente il primato sarebbe il suo. Questa è la storia di un venditore ambulante operativo nella zona del Colosseo che, con il suo comportamento e la catasta di multe accumulate negli ultimi anni, racconta implicitamente, in realtà, un’altra storia, ancora più drammatica a quanto pare per la cittadinanza: quella del flop di servizi da parte della Polizia Locale a Roma. A dirlo è stato il SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale) che ha denunciato l’accaduto, altamente indicativo, attraverso una nota ufficiale.
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Il flop della Polizia Locale a Roma: verbali per gonfiare il bilancio comunale
Come raccontato dalla nota trasmessaci, l’ultimo verbale collezionato dal soggetto è recente. Risale al 26 Gennaio scorso mentre era in procinto di vendere in zona Colosseo. È la storia di I.K. 44 enne del Bangladesh, che solo dal 2008 ha accumulato 190 tra verbali di contravvenzione ed ordinanze ingiuntivo, ovviamente mai pagate. Una storia simile a quella di centinaia di concittadini e venditori abusivi che quotidianamente popolano le piazze del Centro e le cui sanzioni comminate, lungi dal sortire effetto deterrente, servono solo a gonfiare artificiosamente alcune voci del bilancio comunale.
”Mancanza di risposte ai problemi dei cittadini”
Sull’episodio è intervenuto il commento del SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale), che per voce del Segretario Romano Aggiunto Marco Milani dichiara: “Da circa due anni chiediamo a Comando Generale ed amministrazione, di riportare gli agenti dove occorrono e di smetterla di concentrare i caschi bianchi nelle strade del centro alla ricerca di un effetto vetrina. Giá il Corpo vive una carenza organica senza precedenti e distogliere le già esigue risorse in crociate rese inutili dall’inadeguatezza dei sistemi legislativi, aggrava ancor piú la mancanza di risposte ai problemi dei cittadini. Nel caso di specie, il tempo necessario a scrivere i verbali, le spese sostenute per le notifiche e la stessa carta impiegata, sono state evidentemente destinate al macero”. Concludono dal Sindacato.