Dopo gli insulti di ogni tipo, il tifosi biancocelesti hanno mostrato uno striscione ironico a favore di Nicolò Zaniolo, a poche ore dalla sfida allo stadio Olimpico con la Fiorentina.
Lo striscione ironico dei laziali per Nicolò Zaniolo
Dopo gli insulti di ogni tipo pronunciati verso il giocatore, i tifosi biancocelesti hanno trovato un modo davvero sorprendente di esprimersi sulla vicenda legata al trequartista giallorosso Nicolò Zaniolo. Bersagliato durante i derby e sbeffeggiato dopo i numerosi infortuni che ha subito, ora i tifosi della Lazio “chiedono rispetto per lui”, ma solo in maniera ironica. Questo il messaggio sullo scritto sullo striscione, apparso nella zona di Ponte Milvio, a favore di Nicolò Zaniolo, il tutto a poche ore dalla sfida dell’Olimpico con la Fiorentina. Da capire il reale intento dello striscione, tra lo sfottò o la provocazione.
Intanto, ieri Mourinho ha parlato di Zaniolo esattamente come in passato parlava di Balotelli. C’è spesso stato un talento difficile da gestire nelle squadre di José Mourinho. La vicenda che più assomiglia all’attuale è quella di Super Mario che lo Special One ha allenato all’Inter, dal 2008 al 2010. Al di là del triplete vinto insieme, tra i due sono state spesso scintille. Un po’ come succede adesso tra il tecnico portoghese e il talento di Massa che a maggio gli ha regalato la Conference League con il gol decisivo nella finale di Tirana.
Anche Mourinho isola Zaniolo
Alla sua prima stagione alla Pinetina, lo Special One faticava a trovare la giusta sintonia con Balotelli che l’anno prima era stato tra i protagonisti della vittoria dello scudetto con Mancini in panchina. In conferenza stampa prima degli ottavi di finale di Coppa Italia contro il Genoa, il 12 gennaio 2009, riguardo a Mario che voleva cambiare maglia durante la sessione di gennaio, il tecnico ex Chelsea spiegava: “Niente è cambiato dall’ultima convocazione a oggi (l’attaccante non era stato neppure in panchina il 10 gennaio contro il Cagliari, ndr): il suo modo di allenarsi e il suo atteggiamento sono gli stessi.
L’unica cosa che è cambiata è che suo fratello (al tempo agente del centravanti, ndr) ha reso nota la volontà di Mario di andarsene in prestito. Aspettiamo fino al 31 gennaio, quando il mercato di riparazione sarà chiuso. Allora capirà che rimarrà e che non avrà alternative al fatto di concentrarsi sul suo lavoro qui. In questo momento però non mi sembra in condizione di giocare”. In effetti Balotelli nel gennaio 2009 non fu mai convocato, ma non cambiò maglia e già il 7 febbraio tornò a giocare in campionato contro il Lecce (entrò per gli ultimi 4’).
La situazione Zaniolo è un po’ più complicata perché per il giallorosso di mezzo c’è anche la vicenda del rinnovo del contratto, ma attenzione alle parole di Mou giovedì scorso, dopo la vittoria in Coppa Italia: “Zaniolo vuole andare via, ma non credo che succederà. Serve un’offerta importante e al momento c’è poco o niente. Sono convinto che resterà”. Concetto ribadito e rafforzato oggi: “Purtroppo rimarrà perché Nicolò da un mese dice che vuole andare via, che non vuole più giocare con questa maglia o allenarsi con questo gruppo. Io però come finirà l’ho già anticipato dopo la gara a Spezia e penso che l’1 febbraio sarà ancora qui”.
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