‘Correte, fate presto, c’è una bomba a scuola’. Questo il tenore della telefonata arrivata ieri ai Carabinieri della Compagnia di Ostia, che sono subito accorsi sul posto, nell’istituto Faraday di via Capo Sperone al civico 52. Dalla chiamata il fatto sembrava grave: toni concitati, preoccupazione, tensione. Ma, in realtà, era tutto falso e ben architettato: dall’altra parte della cornetta un ragazzo minorenne, uno studente, che ha lanciato l’allarme. E che, forse, voleva solo saltare l’interrogazione o il compito in classe. Uno stratagemma per bloccare le lezioni e prendere tempo.
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Il falso allarme della bomba nella scuola di Ostia
La telefonata e la richiesta di aiuto è arrivata ieri mattina alla segreteria dell’Istituto Faraday di via Capo Sperone 52. Al telefono uno studente che aveva segnalato la presenza di una bomba e che aveva fatto scattare i controlli dei Carabinieri della Compagnia di Ostia. I militari, poi, hanno scoperto che era tutto infondato: a telefonare era stato un ragazzino dello stesso istituto, con il proprio cellulare. Che ora è stato denunciato per procurato allarme. L’istituto scolastico è stato precauzionalmente evacuato, ma le lezioni sono riprese dopo una breve interruzione. E a quel giovane che, forse, aveva solo intenzione di saltare l’interrogazione, i piani sono stati ‘scombussolati’. Perché se è vero che ha interrotto le lezioni in classe per un po’, è altrettanto vero che dopo tutto è ritornato alla normalità.
Un caso ‘simile’ su un volo partito da Fiumicino
Un episodio simile, perché sempre falso allarme, è accaduto a luglio scorso sull’aereo che da Fiumicino era diretto ad Alicante. Proprio lì i passeggeri, ben 147, tutti e nello stesso istante hanno ricevuto il medesimo messaggio sui cellulari. Un messaggio in amarico, con minacce generiche di morte e immagini di teschi e figure macabre. Si è pensato al peggio, ma in realtà era solo uno scherzo di cattivo gusto: a inviare quel messaggio un 18enne spagnolo.
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