Era il 22 maggio 2007: anche quella notte, cinque ragazzi tornavano a casa dopo una serata trascorsa insieme. Il sindaco di Fonte Nuova: “A seguito di quel drammatico incidente, attivammo le procedure per mettere un autovelox. Ugualmente non è servito a salvare le vite di questa notte”.
Incidente a Roma: il punto pericoloso della via Nomentana
Stessa strada, la Nomentana, e purtroppo stesso tragico destino. Sedici anni dopo, altri cinque giovani ragazzi hanno perso la vita sulla via Nomentana, nel comune di Fonte Nuova. Stavolta le vittime si chiamano Valerio Di Paolo, Alessio Guerrieri, Simone Ramazzotti, 22 anni, romani di Tor Lupara e le due amiche Giulia Sclavo e Flavia Troisi, 17 e 18 anni. Nomi diversi, ma purtroppo la stessa assurda fine. Sono morti un chilometro e mezzo dopo l’auto in cui, il 22 maggio 2007, si schiantarono e morirono altri cinque giovani ragazzi.
Anche in quell’occasione, i giovani tornavano a casa dopo una serata trascorsa insieme. Come questa volta, l’auto perse improvvisamente aderenza con l’asfalto mentre viaggiava nel tratto della Nomentana che attraversa Tor Lupara, destino vuole nello stesso senso di marcia dell’auto schiantatasi questa notte, anche se in punti diversi. L’incidente di 16 anni fa avvenne infatti nei pressi del capolinea Atac, mentre quello di adesso è avvenuto vicino alla posta. In quel frangente, l’utilitaria andò a sbattere violentemente contro un platano situato sul lato della carreggiata opposta.
Quella volta, nello schianto morì sul colpo Veronica Gnisci, che all’epoca non aveva ancora compiuto 18 anni. Gli altri ragazzi morirono negli ospedali dove furono ricoverati d’urgenza: Mirko Petricone (19 anni) al Policlinico Umberto I e Simone Falchi (19 anni) all’ospedale Sandro Pertini di Roma, qualche ora dopo l’incidente; Emanuele Manili, pure lui 17enne all’epoca, fu dichiarato cerebralmente morto il giorno seguente, mentre il quinto ragazzo, Fabio Volpe, che nel 2007 aveva 19 anni, morì all’ospedale Sant’Andrea alcuni giorni dopo l’incidente.
Li ha uccisi l’eccessiva velocità?
Gli accertamenti autoptici che vennero effettuati sulle salme e i rilievi dei carabinieri sul luogo dell’incidente, all’epoca appurarono che i giovani non avevano consumato alcol durante la serata, lasciando ipotizzare un colpo di sonno dovuto all’ora notturna, oppure una manovra improvvisa del conducente per cercare di evitare qualche ostacolo apparso improvvisamente mentre percorreva la via Nomentana nella zona di Fonte Nuova.
«A distanza di 16 anni si ripete un evento simile – afferma oggi il sindaco di Fonte Nuova Piero Presutti – Noi nel 2007 abbiamo perso altri ragazzi che andavano ad alta velocità nella loro auto che si è ribaltata. A seguito di quell’incidente avevamo attivato le procedure per mettere un autovelox, ci siamo attivati nelle scuole anche coi carabinieri, organizzando delle giornate formative proprio perché il tema è sensibile». L’incidente del 2007 è però avvenuto in un punto diverso della cittadina rispetto a quello della notte scorsa, che invece è successo «al centro del paese, un tratto di strada rettilineo, pianeggiante, illuminato, asfalto perfetto. Non è un luogo dove si verificano incidenti di questa gravità. Il tema però è che la notte, con le strade vuote, a volte si viaggia a velocità eccessiva».