Prestavano soldi a strozzo con tassi di interesse che raggiungevano anche il 240%. Erano cifre da capogiro quelle che gli usurai chiedevano gli venissero restituite e chi non lo faceva, magari semplicemente perché non poteva raggiungere cifre così consistenti, veniva brutalmente pestato da un pugile professionista. Ad organizzare questo giro di estorsione e usura è stata una banda di moldavi, o comunque così sono stati definiti dagli investigatori.
Quante e chi sono le vittime
Tanti gli imprenditori che avevano chiesto soldi, a causa della crisi economica, per salvare le proprie attività. Almeno dieci tra Fiumicino e Ostia sono stati contati dal Nucleo di Polizia economica e finanziaria della Guardia di Finanza che ha proceduto all’arresto di quattro componenti della gang che aveva come base una palestra di pugilato situata a Fiumicino. Il titolare della struttura, pugile professionista di 46 anni era l’addetto al recupero crediti, insieme a un 36enne che svolgeva attività di buttafuori.
Le intercettazioni hanno incastrato la banda
A coordinare le indagini è stata la Procura della Repubblica di Roma che ha ricostruito le modalità con le quali agiva la banda, anche grazie a intercettazioni. Attività investigative dalle quali è emerso che il gruppo di strozzini arrivava a riempire di botte le vittime designate nel caso in cui fossero impossibilitati a restituire le , tanto da procurare loro anche invalidità.
Fatti gravi per i quali su richiesta della magistrato inquirente è stata emanata ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di quattro persone, due fratelli di origine moldava di 43 e 39 anni considerati i capi della banda, del titolare della palestra di Fiumicino e del buttafuori chiamato anche lui a pestare i debitori insolventi. Sono almeno dieci le vittime, ma le attività investigative vanno avanti. Non si esclude che nel corso delle indagini possano venire fuori anche altri imprenditori che sono rimasti stretti nella morsa della banda di usurai moldavi.
