Juan Carrito, l’orso simbolo del Parco Nazionale d’Abruzzo, è morto nel tardo pomeriggio di oggi, 23 gennaio, investito da un’auto con a bordo tre persone. Alla guida dell’auto, un 25enne, L.G.. Il ragazzo ha detto che il plantigrado è sbucato all’improvviso dopo una curva e che non ha fatto in tempo a frenare. L’orso è rimasto agonizzante per circa due ore, in cui tutti hanno sperato che potesse salvarsi, poi è spirato. È successo sulla strada che collega Castel di Sangro a Roccaraso, all’altezza del bivio per il cimitero.
Il colpo ricevuto dall’auto l’ha sbalzato verso il guard-rail. Lì il povero animale è restato per circa due ore, cercando di divincolarsi. Ma aveva tutte e quattro le zampe rotte e riusciva a muovere solo la testa. Sul posto sono arrivati i guardaparco e i carabinieri forestali. Sono stati loro a riconoscere nell’orso Juan Carrito grazie alle marche auricolari alle orecchie.
Juan Carlito, l’orso social di Roccaraso
Juan Carlito era conosciuto in tutta la zona. Ormai era diventato una sorta di star. Faceva frequenti incursioni nei paesi del Parco nazionale sia nel versante abruzzese che nel Lazio e nel Molise. A Roccaraso ormai era di casa. Non era mai aggressivo. Di lui si ricordano l’incursione in pasticceria per mangiare i biscotti, ma anche le notti davanti agli alberghi della zona.
Per questo era diventato la mascotte del parco, amato da adulti e bambini. Non appena si è diffusa la notizia dell’investimento, sono state tantissime le persone che sono giunte sul posto. Tutti speravano che l’epilogo fosse diverso. E hanno atteso l’arrivo del veterinario del parco. Ma l’orso è morto poco prima delle 20:00.
La gaffe del sindaco Caruso
“C’è un forte dispiacere in seno alla comunità: l’incidente mortale è successo nello stesso tratto dove è morta la madre di Juan Carrito. È un tratto dove c’è molto traffico quindi era un evento prevedibile, tra l’altro l’orso marsicano circolava nei paraggi. Ieri sera era stato avvistato vicino ad una masseria”. A dirlo Angelo Caruso, sindaco di Castel di Sangro (L’Aquila) e presidente della Provincia dell’Aquila. Ma Juan Carlito è figlio dell’orsa Amarena, che fortunatamente è viva e vegeta. Una gaffe immediatamente notata da molti.