Lo aveva messo al mondo da pochi giorni, aspettava quel momento da mesi. Aveva preparato tutto e finalmente quel bimbo tanto desiderato lo aveva tra le braccia. Poteva coccolarlo, stringerlo a sé, guardare i lineamenti del suo viso e perdersi in quelle manine. Eppure, purtroppo, qualcosa è andato storto: mentre allattava il figlio si è addormentata. E quel colpo di sonno è stato fatale per il neonato, che è morto soffocato. La tragedia, come riporta Il Corriere della Sera, è avvenuta a Roma, in un ospedale della Capitale dove la donna aveva partorito. Lì dove aveva messo al mondo suo figlio. E lì dove, purtroppo, il neonato è morto, tre giorni dopo.
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Neonato morto soffocato a Roma
La tragedia è avvenuta in corsia, nella notte tra il 7 e l’8 gennaio scorso. La donna stava allattando il figlio quando, improvvisamente, si è addormentata. E il neonato è morto soffocato. Stando a una primissima ricostruzione, nel tardo pomeriggio del 7 gennaio la donna, una mamma di 30 anni, aveva da poco allattato il bimbo, quando si è addormentata. E nessuno sarebbe passato a vedere, a portarsi via il neonato. Che, nel frattempo, era già morto soffocato: il suo cuoricino aveva smesso di battere. A dare l’allarme, quando ormai era troppo tardi, un’infermiera: inutili i tentativi di rianimazione, non c’era nulla da fare.
Le indagini
Ora la procura di Roma vuole vederci chiaro, capire come sia stato possibile. E l’ipotesi di reato dell’inchiesta, che è stata aperta, è quella di omicidio colposo contro ignoti. La donna risulterebbe, invece, come parte offesa: qualcuno poteva salvare il piccolo? C’è stata un’omissione di soccorso? Perché nessuno è passato in quella stanza? Restano i se e i ma e resta il dolore di una famiglia distrutta. Sarà l’autopsia sul corpicino del bambino ad aiutare.
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