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Aprilia, Polo Oncologico dell’ASL dedicato alla volontaria Paola Miceli. Ieri l’evento

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UNITA’ OPERATIVA COMPLESSA DI ONCOLOGIA UNIVERSITARIA
DI APRILIA INTITOLATA ALLA VOLONTARIA PAOLA MICELI

 

Chiamava “stelline” le persone a lei più care e la gentilezza era la sua caratteristica.

Da ieri, proprio a lei, la volontaria esemplare Paola Miceli, presidente dell’AVO Latina prima e poi referente della
Regione Lazio di Europa Donna Italia, è stato intitolato il Polo Oncologico della ASL di Aprilia.

 

Due le targhe scoperte nel corso di una commovente cerimonia tenutasi nella Casa della Salute il 20
gennaio 2023, alla presenza del Sindaco Antonio Terra, dell’Assessore Gianluca Fanucci, della
consigliera Alessandra Lombardi, della Direttrice Generale della ASL Silvia Cavalli, il Direttore
Sanitario del distretto ASL LT1 Belardino Rossi, il prof. Daniele Santini Direttore Unità Operativa di
Oncologia, la prof.ssa Antonella Calogero Direttrice Dipartimento di Scienze e Biotecnologie
medico chirurgiche, Il prof. Diego Ribuffo Direttore Chirurgia Plastica e Ricostruttiva e la dott.ssa
Benedetta Fanelli, la dottoressa Paola Bellardini del consiglio direttivo nazionale dell’ANDOS, la
dott.ssa Loredana Pau, vice presidente di Europa Donna Italia, la presidente dell’AVO Latina
Giuseppina Cadoni, la presidente della consulta delle donne di Cisterna Alessandra Pontecorvi,
presenti per la Breast Unit il Direttore prof. Fabio Ricci, la Case Manager Marcella Schembari e il
Coordinatore Infermieristico Evangelista Fusco, per la ASL il dott. Loreto Bevilacqua e la dott.ssa
Silvia D’Aguanno, per la radioterapia Genoveva Boboc, Antonella Fontana e Domenica Palombi, gli
oncologi Luigi Rossi e Giampaolo Spinelli che seguirono Paola Miceli nel suo percorso di cura e
lotta contro il cancro. Lotta dignitosa, combattuta con tenacia e consapevolezza, senza perdere di
vista l’attenzione e l’accoglienza delle altre donne affette da tumore al seno.

L’intitolazione, quindi che permetterà di ricordare Paola a quanti l’hanno conosciuta e di svelare a
chi invece non ha avuto tale fortuna, la straordinaria figura di una donna sempre elegante e
sorridente, impegnata a 360° nel volontariato e nella collaborazione per la diffusione della cultura
della prevenzione. Una "Stellina gentile" che dal cielo continuerà a brillare visto che, come ha
detto Resy Langiano, presidente del Comitato Andos Aprila, è “difficile dimenticare chi ha dato così
tanto”. A Paola Miceli, grazie alla proposta di Resy Langiano e di Mara Arduini, infermiera del polo
oncologico di Aprilia, approvata dalla Direttrice Generale Cavalli e all’Amministrazione Comunale,
la UOC di Oncologia Universitaria di Aprilia porterà il nome di Paola Miceli, a pochi mesi dalla sua
dipartita. “Abbiamo pensato – continua Resy – che sarebbe stata una cosa bella dedicare a lei i
luoghi che hanno percepito il suo dolore, la sua rabbia, la sua angoscia, il suo temporaneo
benessere, la sua mai sopita speranza”. Immediata la condivisione da parte della classe medica, il
plauso dei familiari, il marito Paolo Quintavalle, i figli Enrico e Maurizio e rapido l’iter burocratico
da parte dei vertici Aziendali. “Una bella e importante scelta – è stato sottolineato da più parti – per
elogiare il lavoro prezioso dei volontari che, collaborano quotidianamente con i gli operatori
sanitari per assicurare accoglienza e servizi essenziali”. Il polo oncologico di prossimità di Aprilia,
del resto, è diventato un modello da esportare altrove per dare ai cittadini tutti e in particolare ai
malati oncologici, cure all’avanguardia e attenzioni alla qualità della vita in tutto il percorso, dalla
diagnosi alla cura. “Un esempio e un modello per la nostra comunità, esempio di vita di persone
comuni che si impegnano quotidianamente sui nostri territori, ha dichiarato il Sindaco Terra”.
“Il valore umano e la forte empatia di questa donna che non ho fatto in tempo a conoscere – ha
detto la Direttrice della ASL pontina Silvia Cavalli – ci riporta al forte impegno delle Associazioni che
sono un punto di forza della nostra Azienda con le quali collaboriamo a pieno titolo per la “Salute”
dei cittadini. Fare rete fa e può fare la differenza: il loro contributo nei percorsi assistenziali, il dare
ascolto alle loro istanze aumenta le risposte efficienti ed efficaci alle domande di cura del nostro
territorio. Un esempio è l’oncologia territoriale universitaria un modello di cura funzionante e
questa Casa della Salute di Aprilia lo sta ampiamente dimostrando.

Fare “rete” funziona e se anche la “comunità civica”, sebbene grande e complessa, marcia nella
stessa direzione e con le stesse finalità i risultati sono assicurati”. In sintesi un Evento importante
per la nostra provincia, il messaggio di uno sforzo corale con l’obiettivo di coniugare qualità delle
cure con umanizzazione delle stesse.

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