Si chiamava Massimo Pezza l’operaio 22enne originario di Collevecchio, in provincia di Rieti, morto schiacciato da pannelli di cemento crollati sulla cabina di guida, stamattina poco dopo le 6 in via Stella Polare al civico numero 21, a Fonte Nuova, alle porte di Roma. Stava uscendo dal capannone industriale della ditta presso cui lavorava, quando è rimasto vittima dell’incidente che gli è costato la vita.
Urta con il carrello elevatore il soffitto del capannone
Nella manovra, secondo le prime ricostruzioni fatte dalle forze dell’ordine, sembrerebbe che abbia urtato con il carrello elevatore il soffitto del capannone dal quale si sono staccati i pilastri di cemento che sono caduti sulla cabina di guida e lo hanno letteralmente schiacciato. L’allarme a Vigili del fuoco, carabinieri di Mentana e sanitari del 118 è stato dato subito e i soccorritori sono arrivati nel giro di pochi minuti. Purtroppo, però, si è trattato di un intervento che non ha salvato la vita del giovane operaio che sembra sia morto sul colpo.
Sono durate ore le operazioni per recuperare il corpo e mettere in sicurezza l’area
Lunghe e strazianti le attività dei Vigili del fuoco che hanno dovuto non solo mettere in sicurezza l’area rimuovendo i pilastri che sono caduti a causa dell’urto, ma estrarre il corpo privo di vita del giovane operaio da dentro l’abitacolo del mezzo pesante. Un camion che sembrerebbe essere al servizio dell’azienda che si occupa di smaltimento dei rifiuti e che il 22enne stava cercando di spostare nel parcheggio.
Le indagini vanno avanti da parte delle forze dell’ordine intervenute sul posto per fare chiarezza su quanto accaduto e stabilire se sussistono eventuali responsabilità. Un atto dovuto da parte degli inquirenti. Intanto, però, la notizia di quanto accaduto ha velocemente fatto il giro di Fonte Nuova lasciando sgomenti i cittadini oltre che i colleghi di lavoro del giovanissimo operaio morto a soli 22 anni.
Operaio muore schiacciato dai pannelli di cemento: tragedia alle porte di Roma (FOTO)