Il fatto che fosse transessuale le era costato il licenziamento dalla scuola privata, il liceo Kennedy. L’insegnante, G.C.V., non aveva accettato di buon grado quella decisione e aveva presentato ricorso davanti al giudice contro quella scuola di Roma. Un iter giudiziale andato avanti a lungo, finché è arrivata la decisione di risarcimento danni.
Il giudice: ‘Non c’è stata giusta causa’
La docente era stata assunta da poco nell’istituto paritario, ma a qualcuno dava fastidio la sua vita privata, in particolare il fatto che fosse transessuale. Una lamentela per la quale l’insegnante era stata licenziata. La magistratura capitolina, però, ha ritenuto non ci fosse una giusta causa per procedere al licenziamento.
Nonostante la dura battaglia legale la prof ha ricevuto il sostegno dei suoi studenti e della gente, che ha dimostrato di non aver alcun interesse per la sua transizione, ma di aver ben compreso le sue qualità umane e professionali. Per quanto la presenza nell’istituto scolastico da parte della docente sia durato davvero poco: aveva preso servizio nel settembre del 2019 ed è stata allontana il mese successivo, i ragazzi hanno dimostrato di aver apprezzato la loro insegnante.
Il licenziamento
Una decisione quella dell’istituto scolastico che è arrivata come una tegola sulla testa dell’insegnante che nel suo curriculum non aveva inserito solo di essere autrice di un libro con il quale aveva ottenuto il Premio Viareggio, ma anche di essere transessuale. Una particolarità che non sembrava aver interessato alla dirigenza scolastica che aveva comunque proceduto all’assunzione. Poi qualcosa è cambiato… qualcuno deve essersi lamentato.
Ma la docente si è sentita discriminata e ha presentato ricorso. Un ricorso con il quale voleva che le fosse riconosciuto un risarcimento, anche simbolico, per la discriminazione subita. G.C.V. è andata avanti e prosegue nell’impegno professionale per il quale ha studiato: insegna. Un lavoro che svolge, attualmente, nel massimo della serenità e senza alcun comportamento discriminatorio da parte di studenti, colleghi e dirigenza.
Le parole della prof
La professoressa ha voluto fare un post per raccontare la sua gioia dopo la sentenza. Ecco le sue parole. “Dopo più di tre anni dall’inizio di questa vicenda giudiziaria, il tribunale di Roma ha emesso una sentenza storica, con la quale ha condannato a risarcirmi un istituto scolastico, che mi aveva assunta e licenziata dopo tre settimane nel 2019, riconoscendo a tutti gli effetti la discriminazione di genere come causa scatenante il recesso del rapporto lavorativo stipulato.