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Michael Bay, famoso regista americano accusato di aver ucciso un piccione a Roma, animalisti scatenati: “Sono innocente”

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michael bay

La morte di un piccione minaccia la carriera di un famoso regista. Si tratta di Michael Bay il quale, durante le riprese di “6 Underground” avvenute in Italia nel 2018, avrebbe causato la morte di un volatile.

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L’accaduto

La tragica vicenda ha avuto luogo in Italia, nel 2018, durante le riprese di “6 Underground”, con Ryan Reynolds, Adria Arjona e Ben Hardy. Infatti, secondo alcune teorie, durante le riprese, un esemplare della specie protetta in Italia sarebbe rimasto ucciso. Secondo le accuse mosse dalle autorità italiane, l’animale sarebbe stato ucciso da un dolly nel corso di una scena. La denuncia è partita da una fonte anonima che, a quanto pare, sarebbe anche un testimone dell’incidente che ha documentato il tutto con alcune foto. Bay è ritenuto responsabile in quanto regista del film.

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Michael Bay e le leggi italiane ed europee

Le direttive europee sono molto strette in merito alla salvaguardia delle 572 specie protette di uccelli, quindi Bay e la sua troupe sarebbero corresponsabili di attività che minacciano direttamente gli uccelli. In Italia è illegale uccidere, catturare o lesionare anche solo lievemente qualsiasi uccello selvatico, compresi i piccioni. Il regista continua ad affermare di essere innocente e, inoltre, un amante degli animali e un attivista. 

Bay dichiara di essere in possesso di numerose prove video, testimoni e agenti di sicurezza che esonerano lui e la sua troupe da determinate affermazioni. Le autorità italiane hanno offerto a Michael Bay la possibilità di risolvere il tutto attraverso il pagamento di una piccola multa. Il regista ha però rifiutato perché, in caso contrario, si sarebbe dichiarato colpevole di aver ferito un animale; cosa che, a detta dell’interessato, non è mai accaduta.

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