Ha sparato all’ex compagna, Martina Scialdone, avvocato di 35 anni, dopo una lite iniziata al ristorante, poi è scappato in auto, inseguito dalle volanti della polizia, che hanno cinturato la zona. È stata una scena da incubo, quella a cui hanno assistito nella tarda serata di ieri, 13 gennaio, decine di persone. Alcune ancora in piedi, altre svegliate di soprassalto dal rumore improvviso dello sparo.
L’uomo, Costantino B., 60enne romano, era andato a cena con la sua ex nel ristorante al “Brado“, in viale Amelia, in zona Appio Latino a Roma, per cercare di chiarire la loro situazione. Sperava che fosse una serata romantica, invece la serata ha preso presto una piega diversa. Lei, di tornare con quell’uomo molto più grande non ne voleva sapere. Quello che doveva essere un chiarimento e, secondo le intenzioni di lui, una riconciliazione, in poco tempo è diventata una vera e propria lite, tanto che il titolare del locale ha invitato la coppia a uscire per non disturbare gli altri clienti. Nessuno poteva immaginare che di lì a poco si sarebbe consumata la tragedia.
Spari nella notte in viale Amelia
Appena fuori dal locale l’uomo, invece di proseguire la discussione a voce, ha estratto una pistola e ha sparato all’ex compagna, una donna di 35 anni, ferendola gravemente, poi è fuggito a bordo di un’auto in direzione di via Tuscolana. Intorno si è creato il caos. Urla disperate di chi ha assistito almeno parzialmente alla scena e di chi ha sentito l’esplosione. Immediatamente sono stati chiamati i soccorsi e sul posto sono arrivati i sanitari del 118 che hanno tentato di rianimare la donna per circa mezz’ora, per poi arrendersi all’evidenza. La donna non ce l’aveva fatta: troppo gravi le ferite riportate a causa di quello sparo a distanza ravvicinata.
In viale Amelia sono arrivate una ventina di pattuglie della polizia di stato, che hanno cinturato la zona e sono partite all’inseguimento dell’uomo. A terra è stato ritrovato un bossolo, che ha aiutato molto gli agenti. Da una prima ricostruzione, i poliziotti hanno capito di chi si trattava. Il 60enne, dipendente Enav, aveva la pistola e il porto d’armi per uso sportivo.
L’inseguimento e l’arresto
Sul posto sono intervenuti gli agenti della Squadra Mobile e del Pool antiviolenza della Procura di Roma. I poliziotti hanno identificato in pochissimo tempo l’uomo e poco dopo lo hanno preso, catturandolo in zona Colle Salario. L’uomo è stato posto in stato di fermo e arrestato con l’accusa di omicidio. Si tratta di un 60enne romano. Nel frattempo in viale Amelia è giunta, intorno alle 5 del mattino, la polizia mortuaria per trasportare la salma della giovane donna all’istituto di medicina legale, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, per effettuare l’esame autoptico.
La muta richiesta d’aiuto
Secondo alcuni testimoni, la donna prima di uscire dal ristorante si sarebbe anche chiusa in bagno, proprio per evitare di restare con il suo ex. Ha anche chiesto una sigaretta, guardandosi attorno con sguardo implorante, racconta un testimone che vuole restare anonimo, come a voler chiedere aiuto. Ma alla fine è dovuta uscire. Probabilmente aveva paura del 60enne, anche se non al punto di essere uccisa brutalmente appena uscita dal locale. Martina Scialdone, nella sua carriera di avvocato, si era occupata diverse volte di violenza contro le donne.
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