Daniela Gianni è operatrice olistica, facilitatrice di costellazioni familiari, scrittrice ed esperta di anime e umanità. Dopo un lungo percorso di gestazione è uscito il suo libro ‘La grotta del cigno’, un viaggio iniziatico attraverso la scoperta delle costellazioni familiari sistemiche.
Daniela Gianni e ‘la bussola dell’anima’
Daniela arriva in silenzio nelle vite della gente. Generalmente quando le persone hanno bisogno di riattivare la parte spirituale sopita sotto strati di quotidianità. Daniela è una esperta della cosiddetta ‘costellazione familiare’, una tecnica per poter ristabilire un contatto profondo con le radici della nostra storia familiare e scioglierne i nodi esistenti che condizionano il presente.
Una vita particolare quella di Daniela, decisamente non ordinaria perché in stretta connessione con l’energia che domina le esistenze. D’altronde fu Bert Hellinger, studioso di teologia e pedagogia e ‘padre’ della tecnica delle costellazioni familiari a teorizzare nel 1980 che la vita di ognuno di noi è condizionata da destini che derivano da una ‘memoria’ familiare passata.
I vissuti, le emozioni, le esperienze e i percepiti dei nostri avi si riflettono dunque sulle nostre vite a distanza di diverse generazioni ripetendo i medesimi conflitti, che generano in noi una sofferenza di cui non capiamo i motivi, impedendoci di essere liberi.
‘La grotta del cigno’
Il 22 dicembre del 2022 è uscito il suo primo libro edito da Bookness, ‘La grotta del cigno’, in una data ‘non casuale’ secondo l’Autrice. E’ disponibile su Amazon e sul sito www.labussoladellanima.com .
Per chiunque avvertisse, come Daniela, la necessità di investigare la vita e la morte, le entità, il karma ed i motivi per i quali le anime sono afflitte da ‘irrisolti’ e nodi da sciogliere, questo libro arriva a proposito.
L’autrice avverte però che il libro non spiega cosa sia una costellazione familiare sistemica. Piuttosto racconta il viaggio iniziatico di scoperta delle costellazioni familiari. In più vi sono sei storie di chi questo viaggio lo ha intrapreso con lei.
Riarmonizzare un’eco generazionale trasformando i ‘nodi’ in ‘doni’
Leggere ‘La grotta del cigno’ significa mettersi in ascolto di una voce primordiale e antica, che la nostra essenza conosce molto bene, ma che rischia di essere sabotata e repressa. La voce senza sovrastrutture della nostra Anima bambina che, schiava della nostra memoria familiare, controlliamo, impedendole di uscire, liberandoci.
Il libro di Daniela è dunque una guida per rinascere e alleggerire la nostra anima da pesi che la soffocano. di cui non comprendiamo l’origine. Ci facciamo carico di queste responsabilità ingombranti ereditate da una memoria familiare, liberandocene con la comprensione e l’accoglienza.
Bert Hellinger asseriva che ‘staccandoci da qualcosa che alla lunga rappresenta un peso, piuttosto che un aiuto a procedere, siamo pronti ad aprirci all’essenziale. E per quanto dall’esterno ciò possa apparire come una perdita, con il tempo si rivelerà un guadagno per noi e gli altri’. Le esperienze di costellazioni sistemiche familiari raccontate da Daniela all’interno del libro aiutano a capire quanto il karma familiare incida sulla nostra vita e su ciò che siamo e quanto sia necessario comprenderlo ed accettarlo per superarlo dialetticamente.
I miti ed i mandati familiari
Un libro che avvicina al concetto di mito e mandato familiare, quindi, al quale nessuna famiglia si sottrae, in quanto paradigma di ricostruzione della propria storia e interpretazione della realtà interna ed esterna al proprio sistema.
‘La grotta del cigno’ approccia a quei desideri, contraddizioni, pulsioni o conflitti inconsci che il nostro sistema familiare inevitabilmente proietta su di noi, con i quali ci identifichiamo restando loro fedeli, per quanto sia distruttivo. Spinge, per dirla con Jodorowsky, ad indagare nel nostro albero genealogico per conoscere i nostri avi, la loro energia vitale, dinamiche, limiti, abusi, per comprenderli e processarli in un atto di rinascita. A Daniela Gianni abbiamo chiesto quanto sia stato decisivo per lei decidere di scrivere il libro.
Daniela, perché hai avvertito l’urgenza di scrivere questo libro?
‘La grotta del cigno’ diffonde un messaggio di immersione nel profondo della nostra anima, per analizzare i nostri conflitti ristabilendo una connessione animica. In questo modo le persone possono ritrovare consapevolezza e tornare ad esprimere liberamente se stesse, senza condizionamenti e limiti ancestrali. La mia missione è restituire consapevolezza alle persone affinché stiano bene.
Cosa è la grotta del cigno?
‘Il cigno è un animale guerriero che traghetta le anime verso la consapevolezza. Abbiamo il potere di trasformare la nostra grotta in un nido accogliente. In un sogno ho visto i miei antenati in pericolo venire portati in salvo e ho ricevuto il messaggio di appartenere alla ‘Tribù del cigno’. La grotta del cigno non è un dato di fantasia; esiste realmente, è stata costruita per volontà di un Principe presso un castello di sua proprietà, in Germania’.