Legge di stabilità tasse e ricorsi al Tar, il futuro dell’Italia passa sempre attraverso le decisioni prese nelle sedi istituzionali di Roma. L’Italia sembra che stia uscendo dalle sabbie mobile di una crisi che ha anestetizzato l’economia del Paese spingendo il paese quasi sull’orlo del default. Molti settori sono stati completamente azzerati, in particolare quello dell’edilizia e delle costruzioni, altri invece sono riusciti a tenere botta e a chiudere i bilanci spesso come il segno positivo, come riscontrato in diversi segmenti come quelli tecnologici e quelli legati al settore dei giochi. Da copione la pressione fiscale ha cambiato orizzonti, diminuendo sui settori in crisi e crescendo progressivamente sui settori in via di espansione.
Un caso specifico è dato dal settore dei Giochi, che in base a quanto prevede la nuova Legge di Stabilità dovrà versare annualmente nelle casse dell’erario 500 milioni di euro per il segmento delle slot machine e 100 milioni di euro per quanto riguarda quello delle videolotteries, senza tener conto di altri 500 milioni di euro che dovranno essere riparti tra le altre categorie.
Il disegno di legge contenuto nella Legge di Stabilità 2015 ha suscitato le ire dei rappresentanti del settore che, nonostante sia una sorta di salvagente per le casse dello Stato, viene periodicamente attaccato da più parti sulle base di un luogo comune come la ludopatia. La Legge di Stabilità dovrà passare ancora al vaglio delle camere, pertanto la consueta battaglia degli emendamenti potrebbe modificare le carte in tavola, rendendo ancora più pesante il prezzo da pagare per il settore dei Giochi e le sue aziende.
La decisione finale non è ancora stata presa e tra le commissioni parlamentari i pareri sono discordanti. Come in tutte le cose serve equilibrio, una parola più volta pronunciata sia dai legislatori che dagli attori principali di questo segmento. Paesi all’avanguardia come la Gran Bretagna hanno dimostrato come sia possibile far crescere un settore sia dal punto di vista economico che di integrazione con la società tramite l’attuazione e il rispetto di leggi e tassazioni ad hoc. In Italia la situazione legislativa non è ben definita e il panorama delle leggi che regolano il gioco d’azzardo è piuttosto variabile da regione e regione. L’attuazione di una legge nazionale uniforme e di una tassazione equa eviterebbe la possibilità di implosione del settore e il ritorno all’illegalità che aveva contraddistinto il settore prima della regolamentazione AAMS.
Da tale fase legislativa dipenderà anche il destino di centinaia di imprese ben radicate nel settore laziale, aziende che forniscono lavoro a migliaia di dipendenti grazie alla diffusione capillare di sale da gioco e mini-casinò tra le capitale e le province romane.
Come riferito in precedenza serve equilibrio per garantire al settore la sua crescita, per consentire alla Stato di monetizzare e per tutelare i consumatori da attività irregolari. Solo attraverso una comunità di intenti si possono raggiungere quei risultati e quella stabilità che ha fatto dell’Inghilterra una nazione da emulare nelle gestione delle risorse del proprio Paese.