Tutto pronto per il classico e imperdibile appuntamento del sabato pomeriggio con Verissimo. Silvia Toffanin, anche oggi, è pronta ad accogliere in studio volti noti del mondo dello spettacolo, che si racconteranno a cuore aperto. Dalla carriera all’amore. Proprio come farà anche il campione di salto in lungo Andrew Howe, che sarà in studio con l’adorata mamma René.
Cosa sappiamo su René Felton
René Felton è nata a Greensburg il 9 aprile del 1960 ed è un’allenatrice di atletica leggera statunitense naturalizzata italiana, nonché madre e tecnico per anni di Andrew Howe, campione di salto in lungo. Della donna sappiamo che, dopo aver ottenuto il diploma, si è sposata in California, dove si è laureata all’UCLA. Durante gli studi si è allenata sotto la guida del campione olimpico Tommie Smith, poi è diventata un’ostacolista di discreto livello.
Le competizioni
René ha partecipato a diverse competizioni di atletica master, nella specialità dei 100 metri ostacoli, dove vanta un personale di 14”40 stabilito il 21 luglio del 1997, nella categoria W40. A Poway, in California, a 45 anni, è tornata a correre. Attualmente vive ad Anguillara Sabazia.
L’amore per i figli
Nel 1985 René è diventata mamma di Andrew Howe, che oggi è vicecampione mondiale e campione europeo di salto in lungo. Andrew è nato dall’amore con il suo primo marito, Andrew Howe Sr, calciatore statunitense di origini tedesche, dal quale si è separata un anno e mezzo dopo. René, poi, ha conosciuto l’astista italiano Ugo Besozzi: i due si sono innamorati, si sono sposati e René si è trasferita a Rieti. Nel 1990, da quell’amore, è nato Jeremy, oggi ostacolista e atleta. Perché l’atletica è di casa.
L’ictus, come sta oggi
Nell’ultimo periodo Andrew, che oggi si racconterà da Silvia Toffanin, ha dovuto fare i conti anche con la terribile malattia della mamma e parlerà di questa pagina dolorosa della sua vita proprio nel salotto di Verissimo. “Mia madre ha avuto un ictus due mesi e mezzo fa. Lei viveva a lavorava in America, quando ho ricevuto la telefonata alle 2 di notte ero con amici e non ho voluto dire niente a nessuno. Il giorno dopo sono partito per Los Angeles, era il minimo che potessi fare. Lei per tutta la vita è stata forte, per me ora dovevo esserlo io per lei”.
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Commovente la dedica che il campione le ha fatto sui social. “Quello che ti è accaduto non ti fermerà perché sei una forza della natura; io, mio fratello e tutte le persone che ti vogliono bene saremo lì passo passo ad aiutarti, come hai fatto tu con noi. Tornerai a camminare, a ridere, a ballare, che è sempre stato il tuo vero amore, ma soprattutto ritornerai ad essere te stessa, anche se la strada sarà molto difficile. Io ce la metterò tutta per aiutarti a tornare a casa, in Patria, ma anche per metterti nelle migliori condizioni per recuperare da questo maledetto ictus. Ti voglio bene mamma, senza di te non sarei quello che sono”.