Roma. Una morte atroce, dopo cinque lunghi giorni di sofferenza: una neonata non è sopravvissuta ad un batterio killer che ha spezzato la sua giovane vita. Ora, sul tremendo caso sta indagando la Procura di Roma: il fascicolo aperto è per omicidio colposo. Il drammatico caso si è verificato all’ospedale Sant’Eugenio. Inimmaginabile il dolore dei genitori, increduli, che hanno dovuto assistere alle breve esistenza della loro piccola. Impotenti davanti agli eventi, hanno subito un durissimo colpo tra i mesi di settembre ed ottobre del 2020. Uno shock durato a lungo, dopo il quale hanno deciso di denunciare i medici che ritenevano responsabili della fine della loro piccola.
Muore neonata dopo 5 giorni di agonia
Ad ogni modo, per il modo pare che il tragico epilogo sia dovuto solamente al caso. Non ci sarebbe una vera e propria responsabilità imputabile a qualcuno. Pare che i sanitari abbiano fatto di tutto, una volta individuata la causa del problema, per salvare dalla morte la piccola neonata. Ma, purtroppo, senza riuscirci. Questa sembra essere la conclusione a cui sono giunti gli inquirenti che hanno lavorato sul caso, grazie anche all’aiuto di un medico legale, un neonatologo e un pediatra. Per tale ragione, pare che la Procura si stia avviando verso un’archiviazione del caso. Ma cosa è accaduto veramente quel drammatico 27 settembre di 3 anni fa?
Cosa era successo 3 anni fa?
Una madre, 30enne, si reca all’ospedale Sant’Eugenio accompagnata dal marito. La giovane stava per dare alla luce la piccolina, al termine dei nove mesi di gravidanza. Così, una volta giunta nel nosocomio, intervengono i sanitari. Il parto, in un primo momento, sembra andare a buon fine, senza ulteriori complicazioni sulla dinamica. Tuttavia, il ginecoloco si allarma, perché si rende subito conto che la piccola non respira regolarmente. Qualcosa non va, e così la neonata viene subito spostata in un altro reparto per l’assistenza.
Infezione dovuta a batterio killer
Le analisi più approfondite non restituiscono niente di positivo. Anzi, l’esito è terrificante, e l’infezione da parte del batterio è già in stato avanzato. I medici, stando alle ricostruzioni dei consulenti nominati dal pubblico ministero, fanno di tutto per salvare la piccola. La sua vita è appena ad un filo. Alla fine, la piccola muore dopo cinque giorni di lenta e dolorosa agonia per i genitori. Un incubo. E così, si fa largo l’idea che dietro la sua morte possa esserci un errore dei medici, oppure che l’infezione sia stata contratta in ospedale. I genitori, distrutti, vogliono vederci chiaro e denunciato tutto alle forze dell’ordine. Era il mese di ottobre 2020, e la Procura inizia a lavorare sul caso. Alla fine, però, non è stata riscontrata, pare, nessuna responsabilità da parte dei medici: un’infezione batterica è risultata fatale per la piccolina neonata e non sarebbe stata contratta Sant’Eugenio. Ora, a restare, è solamente il dolore per la morte ingiusta della loro piccola.