Roma. L’anno nuovo non si è aperto proprio nel migliore dei modi per la Polizia Locale Capitolina: le polemiche sono tante, così come le critiche che riguardano la loro (in)attività, confermata anche dai continui cali di contravvenzioni ed assenza sulle strade. Il bilancio dell’attività del corpo della Locale a Roma, quest’anno, è stato riassunto dal Coordinamento UGL-PL. Eccolo di seguito.
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Le forti critiche dal sindacato al Comandante Angeloni
Sergio Fabrizi, dal sindacato, scrive: ”Gli ultimi episodi di cronaca, come il tentato omicidio nei corridoi della stazione Termini a danno di una giovane turista la sera dell’ultimo dell’anno, il un pericoloso incendio, forse doloso, di una dozzina di motorini all’uscita di via Marsala e ancora prima la morte di stenti di un giovane clochard extracomunitario sotto i portici di piazza dei Cinquecento, non hanno indotto ad alcun provvedimento dal Comando di via della Consolazione per contribuire ad una maggiore sicurezza nelle stazioni.”
(In)attività della Polizia Locale a Roma
”E ancora, gli oltre 100 morti per incidenti stradali registrati nel 2022 non hanno portato a modifiche sostanziali nel servizio di prevenzione dei caschi bianchi, così come nessuna modifica è stata adottata per garantire serate più tranquille nella movida romana sia per i residenti, sia per gli stessi operatori spesso trovatisi in balia di soggetti esagitati da alcool e droghe. La denuncia di immobilismo arriva dal Coordinamento UGL-PL che rimanda ai vari mittenti le accuse di inerzia e presunto imboscamento in ufficio degli agenti municipali ed indica nel loro comandante generale la mancanza di sicurezza urbana percepita dai romani. “Non possiamo esimerci dalla tradizionale consegna simbolica della calza al nostro Comandante che non può essere piena che di solo carbone – annuncia Sergio Fabrizi Coordinatore della Ugl-Pl l.”
”Solo carbone per il Comandante”
“Un tanto al chilo per ogni inefficienza della sua gestione che sta portando al collasso funzionale del nostro Corpo” – sottolinea Ivano Ardovini Rsu di Roma Capitale e responsabile Ugl Autonomie. Per la Ugl-Pl, si parte proprio dal mancato rinnovo della convenzione con i medici della Polizia di Stato per il rinnovo dell’abilitazione al porto dell’arma, che sta obbligando alla riconsegna della pistola a decine di colleghi ogni mese. Si passa all’appalto del cambio auto con improbabili Panda inidonee al servizio su cui mancano le radio di collegamento. Ai nuovi appalti per informatizzare i rilievi delle sanzioni attraverso smartphone spara-multe a cui non corrispondono altrettanti stampanti portatili, per cui un vigile digita e due guardano per il rilascio di uno scontrino per il trasgressore con indicazioni di pagamento da girone dantesco sul portale del Comune.”
”Crollo disastroso dello standard operativo”
Poi, sempre Fabrizi aggiunge: ”Ancora carbone, poi, per gli improvvidi scioglimenti o ridimensionamenti di nuclei speciali che hanno comportato un crollo di standard operativo guadagnato negli anni precedenti, come è stato per il Pics contro il degrado urbano o la sottrazione delle foto-trappole al NAD contro le discariche abusive. Nessun ripensamento sulla ricostituzione dei nuclei preesistenti alla stazione Tiburtina o all’aeroporto di Ciampino per la prevenzione dell’abusivismo taxi e delle situazioni di degrado, così come continua la sottrazione di risorse per lo specifico reparto Termini il cui personale viene quotidianamente distolto per altri servizi, lasciando scoperta una zona così delicata e nevralgica per il passaggio di turisti e pendolari. La lista per il carbone è ancora lunga ma è indicativa la mancanza di confronto sindacale sulla riorganizzazione del Corpo negli ultimi due anni, che resta fuorilegge al riguardo della gerarchia funzionale e dei dispositivi di protezione previsti dalla legge regionale. Suggeriamo al Comando di accatastare il tanto carbone consegnato nei locali dove giacciono inutilizzate le fiabesche bici con cestino ed i droni mai decollati – ironizzano dal Coordinamento UGL-PL- sperando che con la Candelora dall’inferno stamo fora.”