Una sorpresa che scalda il cuore quella arrivata ieri mattina presso l’ufficio comunale di Nettuno. Qui sono arrivate centinaia di letterine con messaggi di pace, amore e desideri, tutte indirizzate a Babbo Natale. I teneri messaggi, arrivati ieri al Protocollo del Comune di Nettuno, provenivano da bambini originari di ogni parte del mondo: dalla Russia, dalla Polonia, dalla Spagna, dalla Germania e da altre parti d’Europa. I bambini, come tradizione natalizia comanda, hanno inviato a Babbo Natale, indirizzandole ad una casella postale di Nettuno, i loro messaggi, i loro pensieri, le loro speranze e i loro sogni.
La storia delle letterine di Natale arrivate al comune di Nettuno
Ma come mai le letterine sono arrivate proprio al comune del litorale romano? Interessante ed alquanto insolita la storia che sta dietro tale avvenimento. Armando Narciso, un ex ferroviere di Napoli nel 1991 chiede ed ottenne dal ministero per il Commercio e l’Industria di registrare come marchio di impresa l’immagine di Babbo Natale. Da qual momento l’uomo divenne ufficialmente la versione italiana di Santa Claus aprendo anche una casella di posta. Successivamente, l’ex ferroviere, si è trasferito a Nettuno ed a quanto pare, quest’anno pare esserci stato un tenero errore e le numerosissime lettere anziché arrivare a lui sono giunte al comune del litorale romano.
Le parole del prefetto Reppucci
“Al di là delle modalità di invio – dichiara il Prefetto Antonio Reppucci – e di quello che voleva essere il destinatario finale, non possono non apprezzarsi piacevolmente e con profonda gioia e compiacimento, le bellissime e commoventi parole che bambini di paesi così diversi per tradizioni, per sistemi politici (democratici ed autocratici), per qualità della vita e condizioni socio-economico-ambientali che per l’occasione hanno dimostrato con i fatti, nonostante l’età, di nutrire sentimenti e valori così nobili come pace, solidarietà, fraternità, reciprocità, umanità che quelli più avanti negli anni sembrano aver smarrito o comunque non lì hanno interiorizzati nel loro reale e vero significato, tenuto conto del conflitto in Ucraina e dei tanti focolai, oltre trecento, sparzi per il Mondo e non attenzionati da stampa e opinione pubblica”.
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