Gli Amici di Grillo di Ardea prendono posizione sui gravi fatti di vandalismo che recentemente hanno colpito la scuola di Via Laurentina e lo fanno con una proposta al Sindaco ed alla giunta volta a reperire i fondi necessari a contrastare e prevenire degnamente questo esecrabile fenomeno tutto argentino.
“Non è passata una settimana – scrivono gli Amici di Grillo Ardea – da quella fredda sera a Tor San Lorenzo dove un gruppo di cittadini con le gambe coperte dagli striscioni che denunciavano il degrado nelle scuole cittadine, ha portato in una trasmissione televisiva di una rete nazionale il grido di dolore di questa città. Un grido che non è bastato a penetrare le sorde orecchie dei nostri amministratori, Sindaco in testa che tutti ci rappresenta e che avremmo voluto vedere lì insieme ai suoi concittadini con la fascia tricolore a tracolla ed alle spalle il gonfalone di Ardea piuttosto che quello del quartiere”.
“Gli amministratori – continua la nota – si sono solo limitati all’osservazione inerme della devastazione che Ardea ogni giorno subisce.
Sono anni che gli Amici di Grillo Ardea sollecitano l’amministrazione riguardo alla necessità di fornire le strutture scolastiche di impianti di video sorveglianza in grado di prevenire questo tipo di atti vandalici. E sono anni che l’amministrazione vive silente il tutto o, in extremis, si giustifica con il fatto che non ci sono i fondi. Eppure ora sono costretti a trovarli i fondi per sostenere le spese dei danni subiti”.
“Ma una soluzione – concludono – semplice, immediatamente attuabile, ci sarebbe.
Gli Amici di Grillo Ardea chiedono formalmente al Sindaco, agli Assessori, al Presidente del Consiglio, di restituire almeno il 50% dei loro compensi agli stessi cittadini che con le loro tasse li pagano, per finanziare l’acquisto e l’installazione nelle scuole di sistemi di sorveglianza ed anti-intrusione con allarmi silenziosi collegati alle ditte private che sul territorio operano e prosperano proprio a causa del degrado e dell’alto tasso di criminalità.
Non vogliamo sentire scuse. Non si possono assumere nuovi vigili, non si possono incrementare le loro ore di lavoro, non ci sono i soldi da investire in sorveglianza, ma sei mesi della metà degli stipendi di costoro e tutti i gettoni di presenza dei consiglieri comunali basteranno a risolvere il problema. L’Ente poi si farà carico di pagare le ditte private di ronda e sicurezza utilizzando i soldi che ogni anno si possono risparmiare dalle devastazioni vandaliche così evitate”.