Dopo le partite, Francesco Totti faceva anche altri tipi di giocate a quanto pare, a colpi di assi, e su un altro tipo di ”rettangolo verde”: quello dei casinò. Ma la sua fama, in questo campo, è dovuta non tanto alle vittorie o ai colpi da maestro, come nel caso del rettangolo verde del campo da calcio, ma dal volume esorbitante delle sue puntate durante il gioco. Parliamo di milioni di euro. Così tanti milioni che l’Unità di informazioni finanziarie della Banca d’Italia, l’Uif, ha fatto scattare diversi alert, come segnalato anche da Repubblica.
Totti-Blasi, arriva la segnalazione dell’antiriciclaggio: soldi per scommesse e giochi d’azzardo
Totti e i bonifici milionari verso l’estero
Sarebbero stati diversi i bonifici fatti da Francesco Totti verso l’estero e che hanno messo in moto la macchina dell’antiriciclaggio, i cosiddetti Sos, ovvero segnalazioni operative sospette. Ad ogni modo, gli investigatori, dopo aver lavorato assiduamente sul caso, escludono che possa trattarsi di riciclaggio di denaro. Nella sua carriera, lo sappiamo, Totti ha incassato ingaggi a sei zeri, e quindi non ci sono dubbi che i soldi siano effettivamente i suoi. Anche perché le Sos partono indistintamente ogni volta che un qualsiasi cittadino trasferisce grosse quantità di denaro, senza che questo rappresenti per forza un reato. Si tratta di un meccanismo di controllo.
Le puntate esorbitanti al casinò di Monte Carlo
C’è però un dato: la vicenda dell’alert della Banca d’Italia sulle grosse movimentazioni di denaro dai conti del Pupone apre uno scenario diverso, che va ben oltre la questione del denaro e riguarda, invece, la smodata passione del numero dieci giallorosso per il gioco d’azzardo. Una passione che contagia gran parte dei campioni del calcio. E così, la febbre per il gioco ha contagiato anche Francesco Totti, il quale in molte occasioni lo ha convito a prendere un volo, o un jet privato da Ciampino per raggiungere la meta delle mete, la più osannata dai giocatori, quella di Monte Carlo. Infatti, le tracce finanziarie di alcune operazioni segnalate dall’Uif alla guardia di finanza portano tutte lì. Si tratta di una serie di assegni bancari accompagnati da un bonifico per un totale di 1,3 milioni di euro intestati alla Société financière et d’encaissement con sede a Monte-Carlo. La causale? Eccola: “Finanziare le giornate che il noto personaggio ama trascorrere nella casa da gioco del Principato”.
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