Il 2023 non si apre certo nel migliore di modi per gli automobilisti italiani. Non solo l’aumento del costo dei carburanti con la fine del taglio sulle accise presente nella nuova Legge di Bilancio a partire proprio da ieri, 1° gennaio 2023; ora arrivano anche le nuove tariffe sui pedaggi autostradali. E anche in questo caso, nulla di buono, perché i prezzi sono destinati a lievitare.
Aumenti per le autostrade in questo 2023: le tariffe
Di fatto, le indiscrezioni sono state – purtroppo – confermate. A partire proprio dall’anno nuovo, 1° gennaio 2023, i pedaggi sulle arterie gestite da Autostrade per l’Italia aumenteranno del 2%, a cui si aggiungerà un altro 1,34% dal 1° luglio. L’annuncio arriva tramite una nota del MIT, in cui il ministro Matteo Salvini ha spiegato che si rischiava addirittura “un aumento che sfiorava il 5%, che è stato scongiurato”. Il primo esponente del dicastero ha poi sottolineato come “gli incrementi nelle tratte interessate risultino inferiori all’inflazione”. Un rialzo in parte già previsto, ma che non riguarda però tutta la nostra rete autostradale. Infatti, non si registrano aumenti sulle Autostrade A24/A25 Roma-L’Aquila Teramo e Diramazione Torano Pescara. Al contrario, qui non è escluso possa esserci addirittura un ritocco, ma verso il basso.
Caro carburanti, stop agli sconti: dal 1° gennaio 2023 tornano gli aumenti
Male, ma non malissimo: aumenti contenuti
Facendo un po’ di conti, nel 50% delle arterie gli aumenti sono stati scongiurati, un aspetto di non poca rilevanza per il Governo, e di cui certamente beneficeranno molti italiani che sono abituati, soprattutto per lavoro, a spostarsi quotidianamente con l’auto. Allargando lo sguardo verso altre realtà europee, certo, si è registrata una situazione opposta. Ad esempio, nella penisola Iberica pare sia stato programmato un incremento del 4% (rispetto alla richiesta media di +8,4%) in almeno 11 tratte autostradali. In Francia, invece, le tariffe registreranno un aumento medio 4,75% a partire dal primo giorno di Febbraio.
Il dettaglio sulle arterie principali
In aggiunta, sempre nota alla mano, non si registreranno aumenti per le società con aggiornamento del piano economico in corso (Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.A., Milano Serravalle, Società Autostrada Ligure Toscana p.A. – Tronco Autocisa, Società Autostrade Valdostane S.p.A., Tangenziale di Napoli S.p.A., Autostrada dei Fiori S.p.A. – A6, Società Italiana Traforo Autostradale del Frejus S.p.A., Società Autostrada Tirrenica p.A., Raccordo Autostradale Valle d’Aosta S.p.A, Concessioni Autostradali Venete S.p.A.). Nessun incremento, inoltre, anche per le società con concessione scaduta (Autostrada del Brennero S.p.A, Società Autostrada Ligure Toscana p.A. – A12 Tronco Ligure Toscano -, Autovie Venete S.p.A., SATAP S.p.A. – Tronco Torino, Alessandria, Piacenza, Autostrada dei Fiori S.p.A., Società per Azioni Autostrada Torino-Ivrea-Valle D’Aosta). Infine, non ci saranno variazioni tariffarie anche per la BreBeMi, la Pedemontana Lombarda, la Strada dei Parchi Spa, il consorzio per le autostrade siciliane.