Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di un dipendente al Sindaco del Comune di Ardea ed al segretario generale.
“Caro direttore, come suo costume spero voglia pubblicare questo mio sfogo, visto che noi comuni mortali non abbiamo altre vie se non i giornali come il Suo per esprimere e denunciare soprusi. Il Comune di Ardea da troppo tempo tratta il personale come fosse un oggetto a suo uso e consumo, la recente storia dell’assessore concorrente in un concorso del Comune ha già riempito pagine di giornali, mettendo in ridicolo un’intera comunità.
Ora, sentendomi in prima persona prevaricato nelle mie aspettative, sono qui a raccontare con dovizia di particolari – e supportato da tutti i documenti necessari affinché ciò non rappresenti un problema per me e per il giornale che eventualmente mi ospiterà – una storia di ordinaria follia.
Un dipendente comunale, e più precisamente sembrerebbe trattarsi di una dipendente, nel mese di maggio ha presentato una richiesta di mobilità verso la Regione Lazio. La Regione Lazio, con nota del 24.05.22, ha fatto sua tale richiesta e come previsto dalla normativa ha chiesto “riscontro” di questo trasferimento al Comune di Ardea.
Con una prontezza mai vista prima, il 1° giugno del 2022, citando la nota della Regione Lazio, il Dirigente “sentito per le vie brevi il Dirigente dell’area”, esprimeva il proprio parere favorevole alla concessione del trasferimento della dipendente. Con una solerzia mai vista in precedenza, la Regione Lazio prendeva atto e chiedeva il “nulla osta al comando della dipendente” al Comune di Ardea. Due giorni dopo il Comune comunicava alla Regione Lazio il nulla osta al Comando. Il 18 Luglio 2022 la Regione Lazio comunicava il trasferimento per mesi sei della dipendente. Si arriva così a dicembre del 2022, quando la Regione Lazio comunica al Comune di Ardea la proroga del comando della dipendente, che sarebbe scaduto di lì a pochi giorni.
A questo punto bisogna ricordare che nel mentre è cambiata Amministrazione ma, soprattutto, che il Dirigente firmatario della “missiva” non era più in forza al Comune di Ardea, ma era rientrato a Nettuno. Quindi la nuova Amministrazione si vede recapitare questa richiesta e nel verificare le carte si rende conto che il trasferimento della dipendente è avvenuto attraverso una procedura quantomeno discutibile, tant’è che manca un atto formale a sostegno del trasferimento. Pertanto, il Segretario Comunale propone la votazione in Giunta di una Delibera, che di fatto non consente la proroga del Comando in sintonia con la norma vigente, inserendo in delibera la dicitura che il provvedimento oggetto della Delibera era avvenuto “senza alcun provvedimento Amministrativo bensì con Missiva Dirigenziale del…”.
Il 20 Dicembre 2022 la Giunta Comunale approva una Delibera che ristabilisce la Legalità impedendo il protrarsi di un trasferimento illegittimo. Molti dipendenti hanno tirato un respiro di sollievo, perché quanto meno l’attuale Giunta ha dimostrato una diversa trasparenza, ma la gioia è durata poco. Su evidente pressione di personaggi molto molto vicini alla dipendente, la Regione ha richiesto un nuovo Comando su un nuovo Progetto al Comune di Ardea, è stata proposta una nuova Delibera di Giunta, che però sembrerebbe essere stata respinta dalla maggioranza dei presenti.
Ora, visto l’elevato interesse suscitato da questo trasferimento, credo che la questione non finisca qui, e vi sia presto un nuovo tentativo. Non avendo il sottoscritto Santi a cui rivolgersi o parenti, magari consiglieri in altro Comuni, non mi rimane altro che confidare nella serietà e nell’integrità morale del Sig. Sindaco e della sua Giunta, sperando che non voglia piegarsi a metodi al limite della Legalità, a vantaggio di amici e familiari.