Ostia. Dopo il caso del mancato concerto di Capodanno ad Ostia, ora il centrodestra – fomentato anche da un certo slancio consensuale – chiede a gran voce le dimissioni dell’attuale giunta Pd. “A questo punto chiediamo che il presidente del X Municipio Mario Falconi si dimetta per la gestione fallimentare di questo territorio vista anche la poca trasparenza legata ai mercati e comunque riferisca in Aula su quanto è successo con il mancato concerto di Capodanno” – ha spiegato Giuseppe Conforzi capogruppo di Fdi nel X Municipio. Poi ha aggiungono dalle retrovie: “È una gestione approssimativa che necessita di chiarimenti”. La medesima richiesta proviene anche da Andrea Bozzi, ovvero il consigliere municipale della Lista Calenda: “Anche il Campidoglio deve chiarire su come ha assegnato fondi aggiunti per il Capodanno sul suo mare”.
Concerto Capodanno ad Ostia: chieste dimissioni Pd
L’assessore alla cultura Angela Mastrantoni aveva raccontato a Repubblica che il 6 dicembre era stato comunicato dal Campidoglio al X Municipio la presenza di 70mila euro extra budget per poter fare il concerto al Pontile. La materia è di competenza dell’assessore alla Cultura Mastrantoni,, ma riguarda anche il litorale di Roma. Poi, passano appena 24 ore e alla mail dell’assessorato arrivano due semplici mail – non Pec – da due società private per organizzare un concerto al Pontile o di Alan Sorrenti o di Piotta. Il problema, a quanto pare, è che le mail non arrivano al bando ufficiale pubblicato dal Municipio il 2 novembre per le iniziative di Natale e Capodanno. Il Municipio avrebbe dovuto fare un un bando specifico per il concerto serale di San Silvestro ma i tempi tecnici erano piuttosto brevi. Troppo brevi. La storia sarebbe stata confermata anche dal capogruppo di Sinistra Civica Ecologista nel X Municipio Marco Possanzini: “pochi giorni dopo l’arrivo delle due mail l’assessore Mastrantoni ci convoca e ci spiega la situazione e le abbiamo consigliato di bloccare tutto”.
L’intricata vicenda
Ad ogni modo, l’assessore alla Cultura non aveva in agenda il concerto per la notte di Capodanno, eppure quelle mail sono arrivate con la notizia dei 70.000 euro. Ora, però, si chiede di approfondire. “Come mai ci si è ricordati solo all’ultimo minuto di 70mila euro, che non sono proprio spiccioli, per un evento da programmare per tempo – si chiede il portavoce Maricetta Tirrito – “ma ancora più inquietante è capire com’è possibile che due aziende fossero a conoscenza dei soldi spuntati all’ultimo, tanto da mandare fuori di ogni procedura ufficiale e per via diretta offerte compatibili con il budget a disposizione?”.