Cercare un appartamento a Roma in affitto è già di per sé un’impresa non facile e quando alla fine ci si presenta la “classica” occasione non ci sembra vero. E in tanti questa occasione, in zona San Paolo, a due passi dalla Metro B, pensavano di averla trovata. Peccato che si trattasse, a quanto pare, di una vera e propria truffa perché a fronte del bonifico cauzionale versato in quella casa gli affittuari non sarebbero mai riusciti a metterci piede.
L’annuncio trappola e le vittime
Tra le vittime di questo annuncio trappola trovato sui social c’è Giovanni. Ma grazie alla sua segnalazione altre persone sono uscite allo scoperto sostenendo di essere state a loro volta vittima di questo presunto truffatore. L’immobile si trova in Via Pietro Giordani: la risposta, prosegue il racconto, arriva da parte del proprietario quasi subito. “Funziona così: questa persona vi fa vedere la casa e poi richiede un deposito cauzionale effettuato mediante bonifico bancario di circa 500 euro, con tanto di causale“. Ma è proprio qui che iniziano i problemi: il proprietario inizia a rimandare e la casa, per un motivo o per un altro, non è mai disponibile. Giovanni, come detto, dopo i post che ha pubblicato è stato contattato da diverse persone vittime della stessa presunta truffa tanto che insieme “hanno deciso di unirsi per fermarlo“.
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La testimonianza di Giovanni
Il ragazzo, che ha
27 anni ed era giunto a
Roma dopo aver firmato un contratto di stage, racconta la sua disavventura a
Il Messaggero.
“Mi ha fatto subito vedere la casa e mi ha chiesto un deposito cauzionale di 500 euro, pari ad una mensilità, tramite bonifico. Mi sembrava una persona seria anche perché con il pagamento tracciato ero tranquillo“. Poi però sono iniziati i problemi. Sì perché il tempo passa e
Giovanni non riesce ad entrare nell’abitazione. Tutto questo avveniva a fine settembre:
“La promessa era che per metà ottobre mi avrebbe fatto il contratto ma così non è stato”. Il proprietario continua a prendere tempo e allora Giovanni capisce che qualcosa effettivamente non torna, che i suoi non sono più semplici sospetti.
Tanto che alla fine decide di richiedere i soldi indietro senza però ottenere nulla. L’epilogo della vicenda? Due denunce,
una a firma di Giovanni contro il presunto truffatore, l’altra dalla controparte per diffamazione. In attesa dunque di ulteriori accertamenti il 27enne, che nel frattempo sta continuando a pubblicare sui social messaggi che invitano a stare alla larga da quel famigerato appartamento, conclude:
“Da luglio a dicembre ho contato decine di vittime e ho ricevuto segnalazioni di altre persone che ci hanno confermato di stare lontani da lui. Tutto ciò ha veramente dell’assurdo: ha usato le stesse identiche scuse a tutti noi non restituendo i soldi a nessuno”.